Attualità - 16 ottobre 2024, 10:56

Savona, per palazzo Bankitalia trattativa ancora aperta, in fase di valutazione le modalità dell'offerta

Nel corso degli anni non sono mancati sopralluoghi di gruppi imprenditoriali italiani e stranieri ma la vendita non è mai arrivata a conclusione

Savona, per palazzo Bankitalia trattativa ancora aperta, in fase di valutazione le modalità dell'offerta

E' ancora aperta la trattativa per l'acquisto dell'ex sede di Bankitalia. Ad aver manifestato il proprio interesse ai locali è stato, lo scorso agosto, un gruppo piemontese. Ora si tratta di attendere la modalità fissate dalla proprietà per la presentazione di un'offerta.   

“C'è interesse da parte di un gruppo imprenditoriale piemontese dai mesi scorsi- spiega Fabrizio Persenda di Immobiliare Fimaa – ho chiesto a Banca d'Italia le modalità nelle quali deve essere formulata l'offerta della parte interessata”.

Il prossimo passo, quindi, spetta a Bankitalia. Il gruppo torinese sarebbe interessato a tutto l’edificio, ma c'è il nodo del il piano terra che ha una destinazione pubblico-commerciale. Per questa parte potrebbe esserci l'interesse di un imprenditore savonese. 

Non è la prima volta che c'è interesse per l'edificio da parte di un gruppo imprenditoriale. Nel 2023  sempre un gruppo di imprenditori del Piemonte aveva fatto un sopralluogo nei locali. Nell'aprile di quest'anno il Comune aveva coinvolto l'Asl che aveva visitato i locali al piano terra. L'azienda sanitaria sta cercando spazi per spostare alcuni uffici amministratovi e ambulatori ma di una metratura inferiore ai 1.800 metri della sede di Bankitalia e la cosa non era andata avanti.

Nel 2022 c'era stato l'interesse da parte di  un fondo italiano e una società saudita che avrebbero avuto intenzione di utilizzare la struttura per scopi turistici. Nel 2019  un gruppo di imprenditori genovesi aveva fatto un sopralluogo ma, dopo un periodo di valutazione dei locali, non è seguita un’offerta per l’imponente edificio di piazza Mameli.

Nel 2015 una holding milanese, che si occupa di ristorazione e marketing, era pronta ad acquistare il palazzo con un’offerta di 5 milioni e mezzo che però non era stata ritenuta sufficiente dai vertici di Bankitalia. 

Per l’operazione l'edificio di Banca d'Italia, sede chiusa nel 2008 inizialmente era stato fissato un prezzo d’acquisto di 15 milioni di euro che la proprietà aveva poi abbassato a 8 milioni, ma non si sa quale sia il prezzo odierno richiesto.

L’immobile, sottoposto al vincolo di interesse storico-artistico, ha una superficie di circa 5mila metri quadrati, di cui 1.800 con destinazione d’uso terziario. Ma ad attirare eventuali compratori sarebbe la parte destinata ad uso residenziale, di 1.920 metri quadrati.

Elena Romanato

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