Ci risiamo: tornano le cimici, asiatiche e non, in gran quantità. Una presenza sovrabbondante in Liguria, ma anche una piaga ormai nota per il settore agricolo. Quella dal color marrone-grigiastro si è ormai fatta conoscere da tutti, dopo le "invasioni" degli anni scorsi; accanto alla già conosciuta cimice verde (Nezara viridula), autoctona, troviamo infatti l’Halyomorpha halys, specie di origine asiatica che può causare gravi danni ai coltivatori, con perdite economiche fino all’80% del raccolto (in particolare a danno di nocciole, pere, pesche, ciliegie, mele, kiwi, peperone, soia, mais, giovani pioppi).
La diffusione di questo insetto, segnalato in Italia per la prima volta nel 2012, è favorita dal fatto che non ha antagonisti naturali e si riproduce rapidamente. Ma tra le cause ci sarebbe anche la progressiva tropicalizzazione del clima alle nostre latitudini. Gli esperti sugguriscono quanto sia importante eliminarlo, tenendo presente che ogni femmina che sopravvive all'inverno, nell'anno successivo può deporre qualche centinaio di uova, da cui si svilupperanno gli stadi della nuova generazione. Occorre riuscire a debellare le cimici prima del loro risveglio dal "letargo" (svernamento) e dalla conseguente fuoriuscita dalle abitazioni.
La cittadinanza può dare il proprio apporto, attraverso comportamenti preventivi (individuare le zone di ricovero - cassonetti delle tapparelle, infissi, intercapedini, ecc.) e impiegando metodi meccanici di contenimento (catturare gli insetti manualmente o con aspiratori muniti di sacchetto o utilizzando ghiaccio secco spray prima della cattura) ed eliminazione (porre gli insetti catturati in contenitori con acqua e sapone in modo da impedirne la fuga e causarne la rapida eliminazione, non il solo allontanamento).
Questi insetti ronzanti che ormai sono protagonisti anche sui social, dove dilagano foto con "cumuli" di cimici, sono innocui e non trasmettono alcuna patologia all'uomo. Al di là del noto odore sgradevole che emettono se schiacciati, non rappresentano ovviamente alcun pericolo per la salute. Ma l'impatto sul comparto agricolo sta diventando di anno in anno sempre più preoccupante, anche perché sono estremamente voraci: la loro saliva determina la necrosi della polpa, rendendo i prodotti invendibili.
Nel 2020 il Ministero dell'Ambiente ha dato il via libera all'utilizzo della cosiddetta vespa samurai. La vespa samurai (Trissolcus japonicus) depone le sue uova all’interno di quelle della cimice, bloccandone lo sviluppo e impedendo così la sua incredibile proliferazione. E' il progetto di lotta biologica più importante programmato sul territorio italiano. Anche la Regione Liguria partecipa al “Progetto Nazionale di Lotta alla “Cimice Asiatica” (grazie al coordinamento dell’“Istituto Nazionale per la Protezione delle Piante”. La vespa samurai non è pericolosa per l’uomo e non punge. I lanci di queste vespe hanno consentito un primo insediamento dell'insetto antagonista in diversi frutteti della Riviera (Albenga, Savona, Finale Ligure), con risultati che sono stati apprezzati come positivi.
La Liguria è una delle regioni più interessate dall'aumento dei tassi riproduttivi della cimice asiatica. Nel Savonese con l'arrivo di Ottobre non è raro trovare muri disseminati di cimici, in quantità a volte impressionanti. Qui di seguito alcuni consigli utili per evitare l'intrusione in casa delle cimici.
Prestate attenzione alle foglie dei pomodori, dove le cimici depositano le uova.
Controllare sempre balconi, infissi, divani, armadi e letti dove le cimici amano annidarsi.
Controllare sempre il bucato prima di riporlo in casa: le cimici spesso si nascono tra vestiti e lenzuola ed entrano in casa indisturbate.
Tra i rimedi più utili certamente quello di piantare bulbi di aglio sui balconi o nei vasi sulle finestre. Le cimici odiano l’aglio.
Discorso simile anche per la menta: avere qualche piantina all’esterno può aiutare ad allontanarle.
Un sistema banale ma efficace possono essere le zanzariere.
Evitare, invece, di avere piante di basilico sul balcone: le cimici ne sono molto attratte.
Nel caso di orto o giardino, si consiglia di evitare l’uso di uno spray repellente perché potrebbe uccidere anche altri insetti utili come le api. Cercare sotto le foglie il posto in cui le cimici hanno deposto le uova – che hanno l’aspetto di piccoli ammassi esagonali – e rimuoverle manualmente per scongiurare una proliferazione.
In alternativa, si può preparare un infuso ecologico a base di tabacco – dal sapore sgradevole per questi parassiti – o piantare un bulbo d’aglio accanto alle piante che si vogliono proteggere.