Attualità - 07 ottobre 2024, 16:08

Paola Fusta, dal pronto soccorso del Santa Corona alla Striscia di Gaza, nell'ospedale da campo della Croce Rossa Internazionale

La struttura da campo di Rafah ha trattato oltre 6.000 persone tra metà luglio e inizio agosto e di queste le donne sono il 52% del totale

Foto di Burduli Zurab per la Croce Rossa Internazionale

Foto di Burduli Zurab per la Croce Rossa Internazionale

E' partita ieri (domenica 6 ottobre, ndr) per l'ospedale da campo di Rafah, nel Sud della Striscia di Gaza, aperto lo scorso maggio dalla Croce Rossa Internazionale per rispondere a quella che è stata definita una domanda ''enorme'' di assistenza sanitaria e in una zona dove alcune cliniche hanno dovuto sospendere o limitare le loro attività per l'assenza di medici.

Paola Fusta è un'infermiera del pronto soccorso del Santa Corona abituata a missioni di volontariato all'estero, comprese le zone critiche. Il viaggio per arrivare nella Striscia di Gaza è lungo e complicato. E' necessario il superamento di una serie di controlli che può richiedere anche una giornata; l'unica possibilità di comunicazione con il mondo esterno è Signal, nei pochi momenti liberi del lavoro.  

All'ospedale da campo di Rafah dove lavorerà Paola Fusto, secondo dati della CRI, delle oltre 6.000 persone trattate tra metà luglio e inizio agosto, le pazienti donne rappresentano il 52% del totale; i bambini (pazienti sotto i 15 anni) rappresentano il 36%. Il numero medio di pazienti al giorno e da 200 a 300.

Dal  9 maggio al 10 agosto  i 686 interventi chirurgici fatti nell'ospedale della CRI possono essere nei seguenti interventi principali: rimozione di tessuti morti o infetti (circa 40%), interventi di chirurgia generale (circa 30%) e altri (30%).

Elena Romanato

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