Attualità - 07 ottobre 2024, 17:00

Dal crollo di un edificio alla gestione delle grandi emergenze: in Val Bormida la simulazione del progetto Nightingale (FOTO)

Impiegati più di 400 figuranti, tecnici e soccorritori con 49 veicoli dei soccorritori

Il crollo di un edificio di grandi dimensioni nel quale i soccorritori hanno trovato numerose vittime.

Questo il quadro messo in scena nella simulazione che sabato scorso (5 ottobre, ndr) è andata in scena tra Cairo Montenotte, in un vecchio complesso industriale dismesso, e il Palazzo Rosso di Cengio, dove invece hanno trovato sede le sale operative simulate di 118, Vigili del Fuoco, Polizia di Sato e Carabinieri, le postazioni dedicate alla illustrazione dei dettagli tecnici degli strumenti sviluppati dal progetto, uno spazio dedicato alle Autorità e agli osservatori, e dov'è stata trasmessa la diretta video dell’evoluzione della risposta sul campo a livello tattico e strategico illustrando, al contempo, l’impiego della strumentazione innovativa sviluppata e il suo impatto sulle procedure operative in essere e gli esiti attesi.

In tutto ciò sono stati impiegati più di 400 figuranti, tecnici e soccorritori, i quali hanno così preso parte al progetto "Nightingale", finanziato dalla Commissione Europea per stimolare ricerca e innovazione legati alla gestione delle grandi emergenze. Un progetto che coinvolge 23 partner di 11 Paesi e mira a sviluppare soluzioni tecnologiche, organizzative e regolamentari per aumentare l'efficienza dei soccorsi in caso di emergenze che superano la capacità ordinaria di risposta integrando strumenti e servizi avanzati nei flussi di lavoro reali, migliorando la fase pre-ospedaliera e il triage, tramite approcci di formazione innovativi e strumenti tecnologici capaci di affrontare scenari complessi.

Obiettivo dell’esercitazione è stato quindi fornire uno scenario emergenziale realistico, che permetta di impiegare le soluzioni proposte dal progetto, che includono sistemi di gestione delle Sale Operative, delle informazioni generate nei Social Media, per il supporto al triage delle vittime, anche quando numerose, e che permetta un impiego ottimale delle risorse, che permetta più alti livelli di assistenza. Sono stati inoltre messi alla prova anche due diversi tipi di droni (uno dedicato a trovare le vittime, l’altro a rilevarne i parametri vitali, anche in luoghi remoti), un sistema portatile, anch’esso dedicato al rilievo dei parametri vitali e sei sistemi di intelligenza artificiale che mirano a supportare il personale sanitario nel loro difficile compito.

Una prima descrizione dello scenario è stata riferita attraverso l’impiego di parte degli strumenti sopra indicati. L’approccio di tutti i soccorritori allo scenario, è stato rallentato da numerose vittime (codice triage verde e/o illesi), che si è riversato verso l’entrata. Al lato opposto all’entrata, è stata vista alzarsi la nube di polvere generata dal crollo dell’edificio, dove sono stati poi localizzate le vittime più gravi. Tra l’ingresso e il sito del crollo, molte vittime di diversa gravità sono state sottoposte a triage, stabilizzate e soccorse, impiegano procedure simulate che prevedono l’impiego delle tecnologie messe a disposizione dal progetto.

Prezioso è stato anche il contributo del Liceo Orazio Grassi di Savona che ha fornito 65 studenti come figuranti. Hanno partecipato 49 veicoli dei soccorritori e più di 400 persone tra VVF, PS, CC, ASL2 e personale di supporto.

Redazione

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