Nei giorni scorsi la riunione di Ambito Savona 2, quello che comprende i territori del Ponente provinciale, ha deciso per il rinvio dell'inizio della stagione di caccia al cinghiale visto l'incremento lamentato dalle squadre per i costi di smaltimento dei resti della macellazione.
Questa mattina, la questione è stata discussa in Prefettura, a Savona, durante un momento di confronto, svoltosi a margine di un altro incontro già convocato in precedenza, alla presenza del prefetto De Rogatis, dell'Ufficio Ambiente della Provincia, di SAT S.p.A. e del Comune di Magliolo.
Nella giornata di ieri, una comunicazione giunta indirettamente a firma del Direttore Sostituto di Sanità Animale del Dipartimento di ASL 2 Savonese ha confermato, in linea con le direttive europee, il parere igienico-sanitario per l’interramento degli scarti della lavorazione dei cinghiali, che, si ricorda, sono destinati esclusivamente all’autoconsumo. Tale comunicazione riconosce la validità della perizia geologica effettuata sul terreno individuato presso la località Necoste, nel Comune di Magliolo, esprimendo una valutazione favorevole per l’interramento dei resti a una profondità adeguata e con una copertura che soddisfi i requisiti di qualità e quantità. La nota evidenzia, inoltre, l’importanza di una programmazione dettagliata che dovrà essere comunicata agli Enti sovraordinati, per garantire un monitoraggio continuo ed efficace della situazione.
Nelle ultime ore, anche il Direttore dell’Area Salute e Servizi Sociali Regionale ha comunicato che, alla luce della situazione attuale, sia a livello epidemiologico che economico, non ci sono impedimenti alla gestione degli scarti nell’area individuata a Magliolo, fermo restando il rispetto delle normative ambientali e igienico-sanitarie. L’interramento degli scarti, nell’ambito del piano di depopolamento, sarà soggetto a verifiche periodiche e a registri dedicati con dati da comunicare al coordinatore del Gruppo Operativo Territoriale (GOT) locale.
“È importante risolvere la questione trovando la possibilità di ripristinare una gestione ordinaria della raccolta, come è avvenuto fino alla scorsa stagione venatoria. La raccolta e il conferimento a un impianto a un prezzo economico equo e competitivo sono obiettivi concreti da perseguire. È nostro intento garantire l’esercizio dell'attività venatoria, fondamentale per il Nostro Territorio, al fine di assicurare la sua effettiva ripartenza il prima possibile” ha detto il Presidente della Provincia Pierangelo Olivieri.