"La questione del rigassificatore è ormai diventata un teatro di contraddizioni tra i partiti, ma anche un tema centrale che evidenzia le incoerenze e la mancanza di trasparenza che la politica sta offrendo ai cittadini".
A dirlo è la candidata alle elezioni regionali della Liguria e referente provinciale del M5S Stefania Scarone intervenendo a gamba tesa sul progetto di posizionamento della nave nel 2026 al largo della costa di Vado Ligure e Savona.
"Non possiamo ignorare come, su un progetto di questa portata, la posizione di molti esponenti politici sia stata ambigua e opportunista. Da una parte, vediamo Bucci che, dopo una fase attendista, dichiara la sua contrarietà, mentre la sua stessa coalizione, fino a poco tempo fa, non si è opposta allo spostamento del rigassificatore. Tuttavia, questo dibattito si è trasformato in uno scambio di accuse tra centrodestra e centrosinistra, che non aiuta certo a chiarire la vera questione: il rigassificatore a Vado Ligure è un progetto sensato o è solo una decisione dettata da interessi economici e politici di breve termine? - prosegue Scarone - È inaccettabile che si cerchi di far passare per inevitabile la necessità di un secondo rigassificatore in Liguria, senza considerare seriamente l’impatto ambientale e sociale che una simile infrastruttura avrebbe sul nostro territorio".
"La scelta di posizionare questa nave a Vado non solo è pericolosa per l'ecosistema, ma perpetua una dipendenza dalle fonti fossili che ormai non possiamo più permetterci, in un momento storico in cui dovremmo invece investire con decisione sulle energie rinnovabili. È chiaro che il centrodestra, dopo aver sostenuto questa linea fino a poco prima delle dimissioni di Giovanni Toti, abbia ora cambiato rotta per convenienza elettorale - conclude la candidata del Movimento 5 Stelle - In mezzo a tutto questo, i cittadini restano inascoltati, nonostante mesi di proteste e richieste chiare di un futuro energetico diverso. La linea deve essere coerente e trasparente. La mia posizione è ferma: no al rigassificatore a Vado Ligure, ma anche NO alla costruzione di nuovi rigassificatori, mentre rinnovo un sì deciso a una transizione energetica reale che punti alle rinnovabili, al risparmio energetico e alla creazione di nuove opportunità di lavoro sostenibili. È giunto il momento di smettere di rincorrere soluzioni tampone che non guardano al futuro".