Albenganese - 30 settembre 2024, 17:36

La Liguria e il "debito ambientale". Ad Albenga il professor Bellini per parlare di dissesto idrogeologico

La conferenza, organizzata dall'IISL Sezione Ingauna, si concentrerà sugli esempi recenti di fenomeni dove la Natura è stata protagonista sulle sorti del territorio

La Liguria e il "debito ambientale". Ad Albenga il professor Bellini per parlare di dissesto idrogeologico

L’Istituto di Studi Liguri, nell’ambito della sua istituzionale apertura agli studi sul territorio, annovera la geologia, disciplina che si pone alla base di un ampio campo di conoscenze, dalla geografia alla preistoria e all’evoluzione del territorio fino ai nostri giorni.

La Sezione Ingauna dell’Istituto ha quindi organizzato una conferenza dedicata appunto ai problemi geologici, anche in seguito ai recenti e ormai ricorrenti episodi avvenuti nella nostra regione.

Sabato 5 ottobre, alle ore 16:30, presso Palazzo Peloso Cepolla, nella suggestiva Sala del Camino, si terrà un incontro su un tema di sempre più scottante attualità: il debito ambientale. A tenere la conferenza sarà Alfonso Bellini, ex docente dell’Università di Genova, noto per il suo impegno nella sensibilizzazione sulle questioni ambientali e notissimo consulente a livello nazionale sui problemi del dissesto geologico.

L’intervento di Bellini si concentrerà sugli esempi recenti di debito ambientale in Liguria, analizzando i fenomeni più significativi che hanno interessato la regione: "Sono sempre più frequenti svariati 'accidenti' idrogeologici che hanno come protagonista la Natura - spiega - e quindi alluvioni e frane che colpiscono il nostro territorio, causando notevoli danni e parecchie vittime. Nello studio e nella trattazione dei singoli casi si è potuto appurare che, per quei fenomeni dannosi, aveva sempre un ruolo importante se non esclusivo l’azione dell’uomo, oppure la sua inazione davanti a situazioni che stavano evolvendo in eventi nocivi". 

Una questione cruciale nel dibattito contemporaneo che nasce da un tempo che pare lontano ma che, invece, nella storia del nostro Pianeta è drammaticamente recente e dal velocissimo decorso: "Tale ruolo negativo l’uomo lo ha sviluppato soprattutto (ma non solo) nella seconda metà del Novecento - aggiunge il professor Bellini - quando le esigenze del cosiddetto sviluppo erano dominanti nei riguardi di qualsiasi aspetto di natura ambientale". 

Il territorio è stato così "assaltato dall’uomo solo seguendo il proprio tornaconto, in un sistema generalizzato che spesso comprendeva anche le diverse amministrazioni, in veste di complici di quei delitti ambientali. In tale modo le attività disordinate dell’uomo sono diventate dopo le causali di parecchi accidenti dannosi, quando la Natura ha cercato di recuperare i propri equilibri, sconnessi da dette azioni sconsiderate" chiosa il relatore.

Redazione

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