In un pomeriggio carico di emozione e senso di comunità, il Centro Culturale Monsignor Moreno di Mallare ha ospitato una cerimonia speciale per premiare i giovani campioni dell'ASD La Rosa dei Venti. La squadra, fresca vincitrice della VII Coppa Italia di Parahockey, disputata a Mori nei giorni 6, 7 e 8 settembre, è stata accolta con grande calore.
L'evento, fortemente voluto dall'amministrazione comunale, ha visto la partecipazione del sindaco Flavio Astiggiano, degli amministratori locali, dei dirigenti dell'associazione sportiva e del Consiglio Direttivo del Centro Culturale. Tutti presenti per celebrare un traguardo che non rappresenta soltanto una vittoria sportiva, ma anche un esempio di inclusione e determinazione.
Il parahockey, sport che unisce persone con disabilità in una pratica di gioco e competizione, trova in Mallare un terreno fertile per crescere. L'impegno della Rosa dei Venti è un segno tangibile di come lo sport possa abbattere barriere e favorire l'integrazione, offrendo a chiunque la possibilità di vivere l'esperienza agonistica e sociale che il gioco sa regalare. Il sindaco, nel suo discorso, ha voluto sottolineare proprio questo spirito, congratulandosi con i ragazzi della squadra: "Mallare è un libro ancora da scrivere e, nel loro piccolo, questi ragazzi hanno già scritto una pagina bellissima". Parole che hanno risuonato come un riconoscimento non solo per l'impresa sportiva, ma anche per il messaggio che essa porta con sé.
A impreziosire la serata, la presenza del professor Carlo Colla, delegato provinciale della Federazione Italiana Hockey (FIH) di Savona, che pur convalescente ha voluto essere presente per rendere omaggio alla squadra e ringraziare l’amministrazione comunale per il suo sostegno. Il professor Colla ha poi auspicato un ulteriore sviluppo del parahockey nell'alta Val Bormida, invitando le autorità locali a continuare su questa strada di promozione e inclusione.
Dopo la cerimonia ufficiale, il Centro Culturale ha offerto un rinfresco per tutti i presenti, trasformando la serata in un’occasione conviviale che ha ulteriormente rafforzato i legami tra i partecipanti. Un momento di festa, ma anche di riflessione, su quanto lo sport possa essere un veicolo di cambiamento e di inclusione sociale.