Eventi - 25 settembre 2024, 14:05

"Amore e Libertà", ad Alassio un evento per sensibilizzare sulla violenza di genere

L'iniziativa, svoltasi al Palazzetto dello Sport Ravizza, è stata organizzata in collaborazione con il Comune e l'assessorato alle Pari Opportunità, insieme al movimento Wall of Dolls

Foto servizio di Silvio Fasano

Foto servizio di Silvio Fasano

Si è svolto presso il Palazzetto dello Sport Ravizza di Alassio l'evento "Amore e Libertà", organizzato in collaborazione con il Comune di Alassio e l'assessorato alle Pari Opportunità, insieme al movimento Wall of Dolls. L'iniziativa ha avuto come tema centrale la sensibilizzazione sulla violenza di genere.

La giornata è stata inaugurata con i saluti istituzionali da parte del sindaco Marco Melgrati, della consigliera comunale Cinzia Salerno e della coordinatrice di Wall of Dolls Liguria, Barbara Bavastro. Gli interventi iniziali hanno sottolineato l'importanza di affrontare il fenomeno della violenza sulle donne attraverso un impegno costante.

Durante l'evento è stato proiettato il docufilm "Figli del Femminicidio", che ha presentato la realtà vissuta dai figli delle vittime di violenza. La psicologa Chiara Urci ha fornito un'analisi professionale degli aspetti psicologici legati al trauma vissuto dai bambini coinvolti in contesti di violenza familiare.

Alcuni ospiti hanno preso la parola per offrire testimonianze e approfondimenti. Tra questi, Alessandra Camussa ha condiviso la propria esperienza personale, seguita dagli interventi della pedagogista Camilla Loria e del commissario Antonio Abbruzzese, che hanno trattato rispettivamente le tematiche dell'educazione e della prevenzione della violenza.

La giornata ha visto anche gli interventi della psicologa Alessandra Simone, di Maria Chiara Colli, presidente FIPE Confcommercio, e dell'imprenditore alassino Carlomaria Balzola, che hanno discusso le possibili forme di supporto per le donne vittime di violenza. L'editrice Alessia Castelli ha chiuso il ciclo di interventi parlando del ruolo dei media nella diffusione di informazioni legate a questi temi.

I vari interventi erano rivolti agli studenti della Scuole Superiori convenuti all’incontro (hanno partecipato gli allievi dell’Alberghiero, Agrario, Itis e Falcone di Loano). Molto atteso e applaudito il commento conclusivo del Questore di Savona, Alessandra Simone, che ha spiegato ai ragazzi l’importanza di preventivamente denunciare il pericolo di stalking o persecuzione o minacce sin dai primi seppur lievi segnali.

"Individuare il colpevole di femminicidio - ha spiegato la dottoressa Simone- non è un traguardo da euforia da parte delle Forze dell’Ordine. E’ preferibile anziché trovare un colpevole, neutralizzare un potenziale colpevole prima che si consumi la tragedia. Quindi non bisogna aver paura di denunciare sin dai primi segnali di pericolo".

Il sindaco di Alassio Marco Melgrati ha dichiarato: "L'iniziativa che si è svolta oggi ad Alassio rappresenta un momento di grande importanza per la nostra comunità e dimostra il valore della collaborazione tra enti pubblici, forze dell'ordine, associazioni e istituzioni scolastiche. La nostra amministrazione comunale ha sempre dedicato grande attenzione al tema della prevenzione della violenza di genere, con azioni concrete e iniziative specifiche, soprattutto in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, che celebriamo ogni anno il 25 novembre. Continueremo a impegnarci sempre di più affinché si diffonda una cultura del rispetto, coinvolgendo i nostri giovani in un percorso di crescita civile e sociale".

In qualità di presidente di Wall of Dolls – ha dichiarato Francesca Carollo sono molto orgogliosa che il docufilm 'I figli del femminicidio' venga presentato a numerosi studenti liguri. L'educazione dei ragazzi e il lavoro culturale sono per noi fondamentali per un cambiamento, assolutamente necessario, della società. Gli orfani di femminicidio sono bimbi che sono stati troppo spesso dimenticati dalle Istituzioni e dalla società. Noi vogliamo puntare il faro su di loro”. Parole che si associano al messaggio della fondatrice dell'associazione, Jo Squillo, che ha sottolineato: “A quanto dolore ancora dobbiamo assistere? Quanto impegno dobbiamo metterci per fermare queste atrocità. È una promessa... Non staremo mai in silenzio!

Redazione

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