A partire dal primo ottobre, il laboratorio di analisi dell'ospedale di Cairo chiuderà e tutte le provette verranno trasferite al laboratorio dell'ospedale San Paolo di Savona. Questa decisione fa parte di un più ampio processo di riorganizzazione dei servizi sanitari, principalmente dovuto alla carenza di personale e alla riduzione del carico di lavoro del laboratorio cairese, che ora gestisce solo poche richieste dai pazienti interni.
Nonostante il cambiamento, gli utenti non noteranno modifiche nei servizi offerti. L'attività ambulatoriale, già centralizzata a Savona, continuerà senza interruzioni. Presso l'ospedale San Giuseppe sarà sempre presente un tecnico di laboratorio per gestire gli esami dei pazienti ricoverati e per intervenire in caso di urgenze del Punto di Primo Intervento.
Per migliorare l'accessibilità ai servizi e garantire una copertura più capillare, è previsto l'arrivo di un camper attrezzato per i prelievi, simile a quello utilizzato per le mammografie. Questo veicolo raggiungerà i comuni più lontani della valle, facilitando così l'accesso agli esami per tutti i residenti.
Tuttavia, la decisione ha suscitato malumori in Val Bormida: "Avevamo già denunciato il rischio della chiusura nel 2022 e avevamo chiesto spiegazioni al sindaco Lambertini, che è anche presidente del distretto sanitario della Val Bormida, e alla sua giunta. Ci avevano rassicurati che non era prevista alcuna chiusura, dipingendoci come visionari e allarmisti. Purtroppo, avevamo ragione", commentano dal gruppo di opposizione "Cairo in Comune". "Perdiamo un altro servizio e le decisioni della Regione e dell'Asl, insieme al silenzio e all'insipienza degli amministratori locali, rappresentano l’ennesimo schiaffo alla nostra valle".