Il Comune di Quiliano ha inviato nelle settimane scorse le osservazioni in merito agli aspetti relativi alla sicurezza sul progetto legato al posizionamento del rigassificatore a circa 4 km dalla costa di Vado e a 2.9 km da Savona con la rete delle conduttore che è prevista debba attraversare il comune quilianese, Altare, Cairo e Carcare, ma il Mint ha risposto che le stesse sono state inviate al commissario straordinario che però essendo l'ex presidente della Regione Giovanni Toti, il tutto risulta fermo ai box.
"Ci è stato comunicato dal Ministero dell'Interno che sono state inoltrate per competenza al Commissario Straordinario di Governo e ci è stato detto che il Comitato Tecnico Regionale non è stato ancora attivato per la valutazione del nuovo rapporto preliminare di sicurezza presentato da Snam finalizzato al rilascio del nulla osta di fattibilità" spiega il sindaco Nicola Isetta.
"Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti avrebbe dovuto garantire, gestire un procedimento unico della durata massima di 200 giorni dalla data di ricezione dell'istanza avvenuta nel giugno 2023. Commissario straordinario che ad oggi però non è più in carica - ha continuato il primo cittadino quilianese - Da subito avevo evidenziato le criticità dell'iter amministrativo adottato a distanza di più di un anno e confermato che quelle affermazioni erano fondate e anzi sono state ulteriormente avvalorate. Il progetto deve essere ritirato dal Governo".
Praticamente dagli arresti domiciliari di Toti disposti dalla Procura di Genova per l'inchiesta su corruzione e finanziamento illecito (e la successiva revoca della misura e le dimissioni) il ruolo risulta essere vacante. Il presidente ad interim Alessandro Piana non ha ricevuto l'incarico dal Governo e lo stesso non ha indicato un altro nome in sostituzione con l'iter che quindi resta fermo al palo.