"La viabilità a Savona è una questione complessa che richiede una visione moderna e lungimirante".
A dirlo è il consigliere comunale di Andare Oltre, vicepresidente del Consiglio Luca Aschei, sul tema del traffico a Savona dopo le tre ipotesi presentate dall'azienda Sintagma ieri nella Sala Rossa del Comune per snellire la viabilità in Piazza Mameli e vie limitrofe.
"Savona è la città più anziana d’Italia, e questo influisce anche sul modo in cui ci muoviamo. Per un rilancio significativo e deciso la città dovrebbe essere tutta chiusa al traffico, ma prima curata organizzata e vivibile, con una pavimentazione che renda piacevole passeggiare per le sue strade e naturalmente i parcheggi. Oggi, purtroppo, camminare in via Pia e in altre vie del centro storico è tutt'altro che gradevole, a causa delle condizioni della pavimentazione. Questo non è solo un problema di traffico, ma di accessibilità e ordine che affligge Savona da decenni e che non può essere risolto semplicemente cambiando direzione di marcia alle auto, ma richiede una soluzione strutturale - spiega Aschei -
Prendiamo esempio da città come Nizza, in Francia, che ha saputo trasformare un traffico caotico in una viabilità efficiente grazie a investimenti significativi e a una pianificazione accurata. Se vogliamo che Savona diventi una città del futuro, dobbiamo ripensare completamente la nostra viabilità e il concetto di spostamento".
"Savona è un centro commerciale a cielo aperto, ma manca un sistema adeguato per il parcheggio. In molte grandi città italiane, l'area pedonale è anche più vasta ed è ben collegata a parcheggi facilmente accessibili; vogliamo che la gente arrivi a Savona e possa trovare subito dove lasciare l’auto. Oggi il traffico si crea innanzitutto perché le auto circolano anche un'ora prima di trovare un parcheggio - puntualizza il consigliere di Andare Oltre -
La soluzione è semplice: le auto in città devono stare sottoterra. Occorre dunque costruire parcheggi sotterranei nelle aree strategiche, come già teorizzato qualche anno fa. D’altronde, la tecnologia odierna lo permette.
Immagino, solo per esempio ma estendibile a tutta la città, una Piazza Mameli trasformata in un polmone verde, con alberi al posto dell'attuale parcheggio a pagamento, con una grande fontana e i dehors dei bar ampliati - puntualizza - Quello di Piazza Mameli è un parcheggio in cui risulta quasi impossibile entrare con un'auto moderna per via dello spazio limitato, anche questo crea traffico, con auto che entrano e provano a parcheggiare senza successo, spesso incolonnandosi. Un problema che sembra essere ignorato. Anche altre piazze e le zone di cintura potrebbero ospitare le auto in sotterranea, liberando le strade e le piazze dalla congestione".
"La viabilità pubblica deve essere elettrica, con eco-autobus che servano tutta la città, molto frequenti e totalmente accessibili, con infrastrutture adeguate a chi è portatore di handicap. Inoltre, propongo una soluzione per unire il centro storico alla darsena: creare una via Gramsci sotterranea, che permetta il transito delle auto sotto la città, sbucando dopo il Priamar e collegando in modo diretto queste due aree cruciali della nostra Savona. Provate a immaginare via Gramsci senza auto con via Pia collegata alla darsena. Firenze, Lucca, ma anche la vecchia Cuneo, così come altre cento città italiane hanno zone pedonali infinite, sono attrattive e organizzate. Quando si arriva si può scendere dall’auto immediatamente" continua Aschei.
"Noi chiudiamo e basta, abbiamo ancora i marciapiedi in centro in Corso Italia che è una strada chiusa al traffico e non un’isola pedonale. Dobbiamo fare le cose per bene e non soffermarci ad un ambientalismo semplicistico, restando imbottigliati e peggiorando la qualità dell’aria. Dobbiamo passare dalla parte dei pedoni, facendo diventare tali anche tutti quegli automobilisti che lo farebbero volentieri, ma non riescono, i parcheggi e la pavimentazione sono dunque il primo passo - conclude l'ex candidato sindaco nel 2021 - Vari cambi di corsie o dei sensi di marcia hanno unicamente l’effetto di peggiorare ulteriormente la qualità della circolazione, complicano la ricerca di posteggio aumentando di conseguenza sia gli ingorghi che il malcontento, costituendo soltanto – come si suol dire da noi- dei 'tapulli'. Qualcuno potrebbe definire tutto questo una visione troppo ambiziosa. A chi lo dirà, rispondo che se non c’è visione, dobbiamo prepararci a convivere con il traffico in una vecchia città. In sintesi, immagino una Savona proiettata nel futuro, con una viabilità che risponda alle esigenze moderne, sia ecologica e accessibile a tutti e che sappia valorizzare il centro storico e le sue bellezze senza rinunciare alla praticità. sulla viabilità a Savona".