Piove ancora. Il lavoro ad Albenga procede incessante, dopo l’alluvione del 5 settembre scorso che ha impattato in modo particolare su Campochiesa d’Albenga, con interventi di somma urgenza, posizionamento di blocchi di cemento dove gli argini hanno ceduto, escavatori che lavorano sull’alveo dei rii movimentando tutto il materiale che si è accumulato durante la piena. Uomini e donne della Protezione Civile di Albenga sempre in allerta, pronti a intervenire per ogni evenienza e necessità. La macchina operosa dei soccorsi, ma non solo, è sempre attiva, anche se non mancano le difficoltà a fronteggiare una circostanza tanto drammatica.
Molti cittadini hanno perso tanto, dalle coltivazioni alle attrezzature, fino ai beni personali. Il sindaco Riccardo Tomatis spiega la situazione in cui versa la zona ai microfoni di Savonanews: “La notte tra il 4 e il 5 settembre ha visto piogge torrenziali, vento forte e allagamenti diffusi. Gli uomini e le donne della Protezione Civile di Albenga sono stati sempre presenti, pronti a intervenire per ogni necessità. Tuttavia, le difficoltà sono enormi e i danni sono ingenti".
La devastazione ha colpito soprattutto le aziende agricole, pilastro dell'economia albenganese. Le coltivazioni delle famose erbe aromatiche di Albenga e di fiori e piante sono stati spazzati via, provocando perdite per centinaia di migliaia di euro. Non sono stati risparmiati nemmeno i cittadini privati: garage, scantinati e abitazioni sono stati invasi dall’acqua e dal fango, danneggiando effetti personali, mobili e molto altro che ora va buttato via perché irrecuperabile.
Tomatis sottolinea l’importanza di un intervento radicale per la messa in sicurezza della piana ingauna. "Disastri come quello che ci ha travolto giovedì scorso non accadono perché i rii e i canali non sono perfettamente puliti – continua -. La pulizia è fondamentale e la nostra amministrazione ha investito più di ogni altra, con oltre 300mila euro, a fronte di soli 25mila euro erogati da Regione Liguria. La effettuiamo con un criterio di ciclicità, ma in casi estremi come questo, la manutenzione ordinaria non incide".
Secondo il primo cittadino, il cambiamento climatico e le nuove modalità di coltivazione richiedono una ristrutturazione completa della rete idraulica della piana di Albenga. "Servono investimenti milionari da parte del Governo, se il Ministero dell’Agricoltura vuole che Albenga rimanga una delle aree produttive di erbe aromatiche più importanti d’Italia. Gli interventi effettuati ai rii hanno già comportato esborsi di diversi milioni, ma non sono sufficienti. Bisogna ripensare l'intera rete con una logica idraulica moderna, adeguata alle nuove condizioni climatiche e ai metodi di coltivazione diversi, rispetto a vent’anni fa", ribadisce il sindaco.
Il Comune si sta mobilitando per garantire sostegno e risarcimenti a tutti i danneggiati. "Abbiamo convocato per lunedì un tavolo verde a cui abbiamo invitato anche il presidente ad interim della Regione Alessandro Piana e l’assessore alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone, per ottenere lo stato di calamità naturale. È il primo passo per avviare le procedure di risarcimento per aziende e cittadini", spiega Tomatis.
Importante, per chi ha subito danni, sarà documentare tutto: "Chiediamo a ogni cittadino di fotografare i danni subiti. Il Comune farà da tramite tra le persone danneggiate e le istituzioni per garantire che ogni risarcimento possibile venga erogato – assicura il primo cittadino ingauno -. Abbiamo attivato in tempi record e non senza difficoltà un’ordinanza per consentire ai cittadini e alle aziende di conferire i rifiuti alluvionali gratuitamente nell’ex caserma Turinetto. Chiediamo a tutti di differenziare i materiali il più possibile".
Con le ulteriori piogge proprio in queste ore, l'Amministrazione e le squadre di emergenza stanno lavorando senza sosta per prevenire ulteriori disastri. "Siamo tutti concentrati a evitare che ciò che è accaduto possa ripetersi. Tante persone sono al lavoro e continueranno a esserlo nelle prossime ore", conclude Tomatis, invitando tutti a una stretta collaborazione per affrontare questa difficile emergenza.
Albenga, oggi più che mai, chiede un intervento deciso per proteggere il suo territorio e le sue persone da eventi meteorologici sempre più estremi e devastanti.