Celebrazioni solenni nella giornata di sabato 7 settembre a Gorra, segnatamente nella contrada di Bracciale, dove sarà rinnovata la devozione degli abitanti locali a Santa Rosalia, in occasione del 400esimo anniversario dal ritrovamento delle reliquie della martire.
Nella cappella dedicata alla santa, alle ore 20:30 sarà recitata la Santa Messa presieduta da Sua Eccellenza il vescovo della Diocesi di Albenga-Imperia, monsignor Borghetti. Si tratta di un ritorno significativo: l'ultima volta che il vescovo diocesano visitò Bracciale e la sua cappella era 94 anni fa, nel 1930 nel terzo centenario dalla costruzione dell'edificio di culto.
Dopodiché si svolgerà la processione, animata dalla banda “G. Moretti” di Pietra Ligure, nel suggestivo borgo tra Gorra e Verezzi con un momento particolarmente toccante al passaggio nell'arco della via principale della contrada. A chiudere la serata il rinfresco offerto dal gruppo degli “Amici delle Tradizioni” e dagli abitanti di Bracciale.
Una serata di festa che ricorda e celebra un culto lontano geograficamente a quello al quale siamo soliti sentire legato il nome della Santa, patrona di Palermo. Ma vi è un ben preciso motivo per il quale anche nel Finalese si ha grande devozione in Rosalia: dopo il miracolo della liberazione dalla peste palermitana avvenuto tramite la sua intercessione, il culto arrivò nella Marca Finalese grazie all’interessamento del Cardinale Giannettino Doria, figlio di Gian Andrea Doria e Zenobia Del Carretto, nel XVI secolo Marchesi del Finale, che fu vescovo del capoluogo siciliano.
A Finalborgo il culto iniziò nel 1681, anno in cui una sacra reliquia della santa fu donata “dall'illustrissimo Signor Cristoforo Massa nobile originario Finalese, Barone di S. Gregorio R.P-V. nel Regno di Sicilia”. Ma ancor precedente è il culto di Bracciale: la cappella dedicata fu eretta nel 1630, a soli sei anni di distanza dal ritrovamento delle ossa di Santa Rosalia. Un atto di devozione molto profondo del quale sarà celebrato, nel 2030, il 400esimo anniversario.
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