Sabato scorso, Roccavignale ha vissuto un momento di grande gioia e commozione. Dopo vent'anni di attesa, la comunità ha potuto finalmente festeggiare la riapertura della vecchia chiesa di Sant’Eugenio, un luogo di culto caro a generazioni di abitanti, ora restituito al suo antico splendore.
Il progetto è stato possibile grazie a un lungo e complesso intervento di messa in sicurezza promosso dalla parrocchia, reso possibile anche dal sostegno finanziario del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), gestito dalla Regione.
"Il bando specifico che prevedeva l'erogazione del finanziamento a fine lavori era riservato a interventi su edifici legati ad architetture rurali, religiose e civili situati al di fuori dei centri abitati", spiega l'architetto Loredana Fracchia, che ha seguito il piano in prima persona.
La gara ha avuto tre fasi di apertura, con una prima scadenza ad aprile 2022, e successive riaperture a giugno e settembre. A fine anno, circa un centinaio di progetti sono stati premiati a livello regionale. Tra le condizioni principali, c’era l’obbligo di avviare i lavori entro il 20 giugno 2023.
Il contributo della Regione, pari a 150mila euro su un costo totale di 210mila euro, è stato integrato dai fondi raccolti grazie alla mobilitazione della Soprintendenza di Savona-Imperia e del comune di Roccavignale, con il prezioso contributo dei privati che hanno aderito con grande generosità e spirito di comunità.
"I lavori di messa in sicurezza hanno riguardato la ristrutturazione totale della copertura della navata centrale, della navata destra e dell’abside. La navata laterale sinistra, invece, era già stata messa in sicurezza nel 2015", aggiunge l'architetto Fracchia.
"La chiesa era stata chiusa nel 2004 per via della pericolosità della copertura, deteriorata dal tempo e a rischio di crolli. Dopo anni di attesa e speranza, i lavori sono stati completati il 14 agosto 2023 - conclude - Inoltre, sono state realizzate cinque riproduzioni su pannelli in FOREX dei quadri che erano originariamente nella chiesa, ora conservati nella nuova parrocchia di Sant’Eugenio lungo la provinciale".