Attualità - 03 settembre 2024, 13:07

Scuola, il vescovo Marino: "Sia luogo in cui sperimentare li gusto di preparare il futuro"

Lo scrive in una lettera a dirigenti, docenti, collaboratori studenti e famiglie

Scuola, il vescovo Marino: "Sia luogo in cui sperimentare li gusto di preparare il futuro"

"Entro simbolicamente ed in punta di piedi nelle vostre scuole, insieme con voi, giovani e adulti che siete in procinto di dare avvio a nuove esperienze di ricerca e di studio in questo prossimo anno scolastico. Vi riconosco pieni di gioia e di entusiasmo, perché il momento degli inizi è sempre un tempo esaltante e di attesa". È quanto scrive il vescovo della diocesi di Savona-Noli Calogero Marino in una lettera indirizzata ai dirigenti scolastici della provincia di Savona, al personale docente e non docente, agli studenti e alle loro famiglie.

"L'attesa riguarda ogni sfera della vita: quella spirituale e sentimentale, ad esempio, in cui si aspetta di incontrare l'Amore vero; quella lavorativa, in cui si attende un impiego soddisfacente, che renda merito alle proprie capacità; quella delle relazioni sociali, in cui si auspica di rivedersi con gli amici e con le persone care - prosegue - Ogni aspetto della quotidianità è caratterizzato da un tale senso di sospensione, pieno di curiosità, di emozioni e di passioni, che ci richiama il nostro destino eterno e ci svela l'essenza della nostra umanità".

"Ancora entro nelle aule insieme a voi con la speranza che anima tutte le nostre giornate, nelle quali siamo come totalmente immersi alla continua ricerca del significato più autentico da offrire alla nostra vita - aggiunge monsignor Marino - Vi auguro che la scuola quest'anno sia davvero il luogo in cui sperimentiate li gusto di preparare il futuro, mentre assaporate l'esperienza del presente, anche quello più imprevedibile e faticoso. Viviamo, infatti, momenti difficili nei quali proprio li presente risulta spesso troppo amaro ed il futuro molto incerto. Assurdi ed incomprensibili venti di guerre sconvolgono drammaticamente tante parti del mondo e coinvolgono soprattutto i bambini, i giovani, gli innocenti la cui amara vicenda grida a noi e a Dio l'unica parola di cui sentiamo oggi un assoluto bisogno: pace!".

"La scuola non può non lasciarsi coinvolgere da questo urlo angoscioso, perché essa non è esente dalla complessità della vita, dalle incertezze e dalle contraddizioni del vivere - scrive ancora il vescovo - E possiede una risposta: sa offrire un'ancora ed un approdo ai cercatori e ai costruttori di pace, perché sa creare costantemente ed instancabilmente, anno dopo anno, la civiltà del dialogo; è palestra di umanità, una sorta di antidoto contro la disgregazione dell'odio; è serbatoio vivace di energie fresche che attendono quasi spasmodicamente un confronto serrato ed intelligente con la cultura e con li mondo per denunciare l'assurdità del male e proporre gesti concreti di amore".

"In tale confronto le differenze stemperano la loro naturale asprezza e si presentano come una autentica ricchezza per la costruzione della città dell'Uomo - continua - In questo senso la scuola diventa un esigente esempio di inclusione, una appassionante ricerca del miglior modo di sperimentare al convivenza ed un eccezionale laboratorio di speranza. Non possiamo non riconoscerle, allora, l'indispensabile ed insostituibile valore formativo e spirituale che essa da sempre porta con sé, perché la società ha oggi, più che mai, urgente bisogno di giovani formati, propositivi, creativi, innovativi e soprattutto critici nei confronti di atteggiamenti troppo diffusi ma nemici giurati dell'uomo: la superficialità, l'indifferenza, l'apatia e la mediocrità".

"Buon anno scolastico a tutti, dunque, in attesa che io possa entrare anche quest'anno nei vostri istituti, questa volta non solo metaforicamente, per incrociare i vostri volti e le vostre domande e per confrontarmi con i desideri di bene che agitano il vostro cuore", conclude monsignor Marino.

Comunicato stampa

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