Sono alcune centinaia le firme raccolte dall'opposizione in poco più di un'ora con la petizione che chiede la riapertura del tratto di Corso Italia, via dei Vegerio e via Paleocapa, di recente pedonalizzazione.
L'iniziativa nasce dopo le tre mozioni presentate nei mesi scorsi dall'opposizione, bocciate dal consiglio comunale, e che avevano come primo firmatario il gruppo consiliare PensieroLibero.Zero.
"Sono passati ormai 20 mesi dalla chiusura. Il giudizio sul metodo seguito lo dai prima, quello sul merito lo puoi dare dopo, alla verifica dei fatti. In questo caso entrambi i giudizi riescono ad essere totalmente negativi – dice Fabio Orsi di pensieroLibero.zero- il buon governo di una città vorrebbe che si chiudesse al traffico una via nevralgica dopo che hai fatto studi, simulazioni, verifiche sui flussi, elementi tecnici, e dopo che hai verificato e risolto l’impatto sul traffico e il sistema dei parcheggi".
Uno dei principali motivi di critica è il fatto che la pedonalizzazione di corso Italia abbia gravato pesantemente sul traffico di piazza Mameli.
"Piazza Mameli è diventata in certe ore una nuvola di smog e rumore prosegue Orsi - . Vorremmo che la città reagisse a chi in consiglio Comunale ha avuto il coraggio di dire che 'ci vuole solo del tempo, che i cittadini vanno educati'. Non siamo in un regime, io e credo molto savonesi, non voglio essere educato da chi mi amministra. Se come speriamo da oggi al Mercato del lunedì vedremo 4/500 firme, sarà un settembre caldo ed andremo avanti finché qualcuno dovrà accorgersene di quanti siamo".
I banchetti sono uno in corso Italia davanti a Tigee l’altro davanti alla gioielleria Vecchia Savona (all’angolo tra Corso Italia e via Paleocapa) e saranno aperti anche il 31 agosto il 31 agosto dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19 e il 1 settembre dalle 10 alle 13 e lunedì 2 dalle 10 alle 12 sul mercato.
"La cosa importante – spiega il consigliere Maurizio Scaramuzza della Lega – è che non fermiamo la gente per chiedere loro di firmare. Vengono spontaneamente e ci cercano".
"La chiusura di corso Italia, nonché di via Manzoni e via Mistrangelo- spiega Manuel Meles dei 5Stelle - è stata una decisione ideologica che ha solo comportato aumento di traffico e di inquinamento, allungamento dei tempi di percorrenza in entrata e uscita dalla città, senza che sia stata realizzata alcuna misura per migliorare il trasporto pubblico o reperire immediatamente nuovi parcheggi".
Le firme vengono raccolte anche in nove negozi della città: Il Pellicano, (Via Manzoni); Caffè Centrale (piazza Mameli); Bar Olimpia (via dei Vegerio); Autoscuola Mura (Via Battisti); Pet Shop (Via dei Vegerio); Casa della Gomma (Corso Italia) ; Cocktail Balance (via Baglietto -Darsena) ; Polleria Cri e Mauri (corso Tardy e Benech); Bar Cucciolo (Via Boselli).