Politica - 21 agosto 2024, 12:40

Elezioni regionali, nel centrodestra si allungano i tempi: possibile svolta dopo il vertice di governo a fine mese

Il 30 agosto è in programma il primo incontro post pausa agostana tra Meloni, Tajani e Salvini. Al tavolo anche il fascicolo Liguria e il nodo del candidato

La sede di Regione Liguria in piazza De Ferrari a Genova

La sede di Regione Liguria in piazza De Ferrari a Genova

I tempi per scoprire le carte e dare quindi il via alla campagna elettorale per le elezioni regionali potrebbero essere più lunghi del previsto.
Dopo settimane passate a indicare i giorni vicini a Ferragosto come potenzialmente decisivi, ora tutto pare spostarsi avanti sino alla fine del mese. Almeno così sembra dagli indizi che arrivano dal calendario della politica nazionale.

È ormai chiaro che nessuna delle due coalizioni (centrodestra da una parte e ‘campo largo’ dall’altra) azzarderà la prima mossa senza sapere cosa farà l’altra. Ed è così che diventa centrale venerdì 30 agosto.

Quel giorno per Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini è in programma il primo vertice di maggioranza post pausa agostana. All’ordine del giorno, oltre ai temi nazionali, anche la questione Liguria. Possibile, quindi, che il centrodestra regionale stia aspettando quella data per avere l’ok sul nome del candidato alla presidenza. Come ormai noto, l’indicato numero uno è il vicesindaco di Genova, Pietro Piciocchi; ma piace anche la deputata di Noi Moderati e coordinatrice regionale della Lista Toti, Ilaria Cavo. Senza dimenticare la possibile pista che porta a un papabile civico, esterno ai partiti e quindi maggiormente attrattivo per l’area centrista e moderata.

Che l’allungamento dei tempi fosse cosa concreta lo aveva accennato ai nostri microfoni il coordinatore regionale di Forza Italia, Carlo Bagnasco: “Manca ancora un po’, nemmeno gli altri hanno ancora deciso. Non c’è fretta. Sono tempi normali in campagna elettorale, anche quando abbiamo scelto Toti l’abbiamo annunciato un mese e mezzo prima. Il tempo non ci preoccupa, anche perché sceglieremo un nome conosciuto”.

Tutto fa pensare che un rinvio ai primi di settembre sia cosa concreta. Anche perché, nel frattempo, nulla di certo è stato stabilito in merito alla data delle elezioni. Vero è che il presidente ad interim, Alessandro Piana, ha avanzato la proposta del 27 e 28 ottobre, ma è altrettanto vero che da Roma non è arrivato l’ok e, quindi, l’accorpamento con le altre regionali di Emilia-Romagna e Abruzzo (17 e 18 novembre) non è solo una suggestione.

Pietro Zampedroni

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