Finalese - 20 agosto 2024, 11:23

Finale "parla" estero: le presenze straniere superano quelle italiane nei primi cinque mesi dell'anno

E' la prima volta che avviene questo cambio di rotta nel periodo in analisi, a far da traino il turismo outdoor e sportivo: si punta a collaborazioni crescenti tra pubblico e privato, ma anche maggiore attenzione per il territorio

Finale "parla" estero: le presenze straniere superano quelle italiane nei primi cinque mesi dell'anno

Confermano la forte crescita del settore e quanto esso sia sempre più un comparto consolidato con un impatto significativo sull'economia locale, i dati riguardanti il turismo outdoor e sportivo e l'analisi sulle presenze turistiche a Finale Ligure e nella provincia di Savona nei primi cinque mesi del 2024.

In un anno segnato da una contrazione generale del mercato italiano e da una primavera particolarmente instabile, anche Finale ha ha registrato un calo del 12% nelle presenze di turisti italiani. Valore che tiene conto delle presenze Istat in cui non vengono tuttavia conteggiati i soggiorni in strutture ricettive quali gli Aut (Appartamenti ad Uso Turistico), più di 1200 nella sola cittadina rivierasca senza contare l'entroterra.

Un segno d'incoraggiamento arriva, in controtendenza rispetto a quest'ultimo dato, dalla continua crescita delle presenze straniere che, per la prima volta, superano quelle italiane nella prima parte dell'anno. Ed è successo anche a Pietra Ligure, altra località della "Finale Outdoor Region".

Ancora più significativo è però il confronto dei dati attuali con quelli del periodo pre-Covid: Alassio, Pietra Ligure, Loano e Finale Ligure hanno tutte perso un 20% medio di presenze italiane, ma la cittadina finalese si distingue con un eclatante +69% di presenze straniere, confermandosi leader provinciale per il turismo outdoor. Segnali positivi arrivano comunque anche da Alassio (+23%) e Pietra Ligure (+18%).

Il turismo outdoor nel Finalese attira infatti visitatori da tutto il mondo, in particolare dall'area cosiddetta "DACH" (Germania, Svizzere, Austria), ma sono sempre più numerosi i turisti scandinavi, francesi e di altri Paesi europei e non solo: una tipologia di utenza che pianifica il proprio soggiorno con anticipo, ha elevata capacità di spesa e si trattiene per periodi medio-lunghi. Tutti elementi considerati estremamente positivi per la destinazione, in contrasto con le forme di turismo "short-break", quello che molti definiscono "mordi e fuggi", fortemente dipendenti dalle condizioni meteorologiche, dalla viabilità stradale, da una ridotta capacità di spesa e da altre problematiche che spesso affliggono le località basate esclusivamente sul turismo balneare e di prossimità.

"Il turismo outdoor è divenuto un elemento distintivo del portafoglio esperienziale della nostra città e del territorio. Tuttavia, il lavoro da svolgere è ancora considerevole, soprattutto in un'ottica di diversificazione del prodotto e dei mercati - sottolinea il sindaco Angelo Berlangieri - È fondamentale aprirsi a nuovi mercati target, che andranno selezionati con cura in base ai prodotti offerti dalla destinazione".

"Grazie al turismo outdoor, la destagionalizzazione è una realtà consolidata. Finale da tempo non è più solamente una località per il turismo balneare e, per questo motivo, l'impegno dell'Amministrazione sarà sempre più cruciale nel garantire le attività di competenza pubblica - continua il primo cittadino - In primo luogo, è prioritario mettere in sicurezza il comprensorio e istituzionalizzare il prodotto turistico con regole chiare che non creino difficoltà al settore privato, ma anzi, che facciano in modo che questo movimento e l'economia che genera siano fonte di crescente di soddisfazione per gli operatori privati".

Il sindaco finalese conferma quindi l'intenzione di "collaborare coi Comuni del comprensorio, creare una rete e affiancare il FOR, che attualmente rappresenta a tutti gli effetti una Destination Management Organization verticale sull'outdoor, con una componente pubblica. Quest'ultima dovrà ufficializzare e consolidare quanto realizzato negli ultimi anni, prevenendo il rischio di fragilità derivante dalla mancata istituzionalizzazione".

"Stiamo attraversando un periodo difficile per il turismo, specialmente per il mercato domestico, ma i dati sulle presenze straniere confermano l'importanza del turismo outdoor per la nostra destinazione e per tutta la Liguria - aggiunge invece il presidente del Consorzio FOR, Gianluca Viglizzo - Questo fenomeno va gestito con cura con un'attenzione ancora maggiore, e come qualsiasi altra forma di turismo non può prescindere da una fattiva collaborazione e non contrapposizione tra pubblico e privato, per tutelare il territorio e anche considerata la grande concorrenza con altre località che hanno sicuramente più possibilità di investire di noi. Per questo, crediamo fortemente nei progetti avviati dal Consorzio, in primis la 'FOR You Card' per il finanziamento della manutenzione del territorio".

"Senza però un dialogo e una collaborazione con la parte pubblica e senza il rafforzamento della governance pubblica, gli sforzi privati rischiano di risultare deboli - prosegue Viglizzo - La recente ripresa del dialogo per la stesura di un nuovo Protocollo di Intesa Intercomunale è indispensabile affinché l'entroterra e tutto il territorio possa beneficiare di questo trend".

"In ultimo, ricordiamo l’importanza degli eventi sportivi che si sono dimostrati una vetrina eccezionale e uno strumento di marketing potentissimo per il nostro territorio, permettendoci negli anni di posizionarci come destinazione leader nell’ outdoor a livello globale" chiosa il presidente di FOR.

"A Finale Ligure, a Pietra Ligure e nella Finale Outdoor Region l'outdoor non è sicuramente una moda passeggera, ma un prodotto costruito in molti anni di lavoro da tante persone. La sfida per i prossimi anni sarà continuare ad essere una località leader per questo turismo, tutelando così un’economia sempre più importante per la destinazione. Fondamentale sarà porre sempre maggiore attenzione per il territorio e per lo sviluppo e promozione di nuovi prodotti come ad esempio il trekking, su cui si è iniziato un importante lavoro e che, in un futuro ormai prossimo, grazie all’installazione di cartellonistica sul territorio e ad azioni di promozione mirate, potrà diventare insieme alla mountain bike, all’arrampicata, e al mare, un ulteriore richiamo per i turisti" concludono all'unisono.

 

Redazione

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