Cronaca - 07 agosto 2024, 08:41

Arresto Padre Melis, è "portatore di Hiv": gli abusi su minore tra Finale Ligure e Genova

Il sacerdote avrebbe intrattenuto una relazione continuativa con un giovanissimo, quando la vittima aveva 12 anni e sino al compimento dei 16

Arresto Padre Melis, è "portatore di Hiv": gli abusi su minore tra Finale Ligure e Genova

Padre Andrea Melis, appartenente all'ordine dei Padri Scolopi, direttore della scuola elementare della Fondazione Assarotti e presidente della Fidae Liguria (Federazione di scuole cattoliche primarie e secondarie), è stato arrestato venerdì. E' il parroco della chiesa di Sant'Antonio da Padova a Finale Ligure. E proprio fra il capoluogo ligure e il Finalese il sacerdote avrebbe intrattenuto una relazione continuativa in particolare con un giovanissimo (quando la vittima aveva 12 anni e sino al compimento dei 16). 

Il prete è "portatore di Hiv" e questo aumenta la sua pericolosità; così ha scritto la giudice per le indagini preliminari, Milena Catalano, che ne ha disposto gli arresti domiciliari. Il sacerdote avrebbe contratto il virus anni fa in Africa: è stato lui stesso a dichiararlo agli investigatori. Il minore coinvolto nella vicenda non è stato infettato, ma se dovessero venire alla luce persone che hanno contratto l'Hiv dopo essere state con padre Melis, la Procura potrebbe contestare al religioso anche le lesioni dolose gravissime.

Per ora il parroco è accusato di abusi sessuali ai danni di un ragazzino, che abitualmente svolgeva le mansioni di chierichetto, che è stato "ricompensato" con soldi, videogiochi, vestiti griffati, sigarette elettroniche. Ma il religioso avrebbe tentato approcci anche con altri sette minorenni, alcuni anche suoi ex alunni della Assarotti, attirati nel suo appartamento sempre con "regalini". 

Nell'ordinanza, la giudice ha sottolineato come il sacerdote abbia agito sotto "la spinta di impulsi perversi", carpendo la fiducia dei minori "attirandoli a casa sua, vicino le chiese" e facendoli "accedere a tutto ciò che un adulto proibisce". La sua pericolosità, secondo la giudice, "non è connessa esclusivamente alla sua qualità di sacerdote e di insegnante, da cui è sospeso, ma anche alla sua capacità, acquisita proprio per effetto delle professioni svolte, di avvicinarsi ai minori, di farsi capire dagli stessi, ponendosi come loro amico e complice".

Redazione

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