Il punto sulle Case di Comunità nella nostra provincia è stato esaminato nella terza Commissione Consiliare savonese, chiesta dal sindaco Marco Russo, per fare il punto con l'Asl 2 sul Piano di organizzazione aziendale.
Per l'azienda erano presenti il direttore generale Michele Orlando, il direttore sociosanitario Monica Cirone, il direttore sanitario Francesco Sferrazzo.
"Si può parlare di servizi ampliati - ha detto l'assessore savonese Viaggi - ma poi contano anche le persone che si mettono nelle strutture che si vengono a creare. Questo vuol dire persone in più? Perché altrimenti se è soltanto una divisione di compiti non è detto che anche dal punto di vista teorico porti dei risultati migliori. Se c'è un aggiunta di personale dedicato questo può essere cosa diversa. Questo anche riferito alle case di comunità per cui chiedo quando, come e con personale si concretizzeranno".
Le case di comunità saranno sei, finanziate dal Pnrr, e sono strutture ideate per potenziare l’assistenza sanitaria territoriale con infermieri, specialisti e medici di medicina generale.
"Il collaudo di tutte e sei le case di comunità è previsto entro febbraio 2026 - ha spiegato Monica Cirone - Questo significa che abbiamo tempo fino a gennaio 2026 per terminare i lavori e poi faremo il collaudo. La prima pronta sarà quella di Albenga; con il direttore abbiamo parlato di una sperimentazione che ci sentiamo di fare. Per ciò che riguarda il personale, il decreto che definisce quale personale deve operare all'interno delle Case di comunità prevede un parametro di infermieri molto alto. In realtà il problema è solo mettere a sistema i servizi dei colleghi infermieri che abbiamo sul territorio e aggiungere gli infermieri di comunità. Dobbiamo, ed è la cosa più complessa, passare da prestazioni singole a processi".