La crisi della Regione Liguria, e lo stallo dovuto alle dimissioni di Giovanni Toti e le elezioni di ottobre, non influiranno sulla realizzazione del monoblocco del Santa Corona, che ha l'iter ormai avviato.
L'iter dovrebbe entrare nel vivo in questo 2024 e un passo importante è l'ufficializzazione che ovo Santa Corona nel 2022 l’Inail aveva già messo a disposizione 145 milioni di euro, ma nel frattempo i costi erano aumentato e ora Asl e Regione erano in attesa che l’istituto confermi la disponibilità.
"L'iter della realizzazione del nuovo monoblocco dell'ospedale Santa Corona prosegue – spiega il direttore generale dell'Asl2 Michele Orlando – ed è attesa la formalizzazione dei 250 milioni da parte dell'Inail. Una volta che avremo il finanziamento si potrà pensare a tutti i tempi di realizzazione".
Insomma è l'ultimo passaggio che permetterà di ragionare più sul concreto, anche se gli studi e le fasi di progettazione non si sono mai fermati.
Per il nuovo Santa Corona, che supera la concezione ormai datata di una struttura ospedaliera sparsa in vari padiglioni, sono previsti 418 posti letto: 376 nel monoblocco con gran parte dei reparti accorpati in un unico edificio e altri 51 letti allestiti nel padiglione 18, uno dei pochi che sarà sottoposto ad un importante intervento di restyling e riammodernamento e che accoglierà i servizi dell’ospedale-territorio.
Il nuovo edificio sorgerà vicino alla via Aurelia, al posto dei padiglioni del “primo chirurgico”, ex Polio e piastra dei servizi, che verranno demoliti per far spazio alla struttura ospedaliera. I tempi , però saranno lunghi e ci vorrà una decina d'anni prima di vedere realizzato il nuovo ospedale.
La progettualità e realizzazione della nuova struttura ospedaliera punteranno ad una organizzazione delle funzioni specialistiche di alta complessità tecnico‐professionale caratteristiche di un DEA di II livello e di un centro Hub della rete traumi e della rete ictus, con una organizzazione funzionale in base a aree omogenee, intensità di cura e complessità assistenziale, durata della degenza, percorsi distributivi.