Attualità - 28 luglio 2024, 17:24

Rigassificatore, "Fermiamo il mostro" sulla catena umana: "La battaglia prosegue, da Snam solo bugie"

"L'impianto non è utile. I consumi di gas in Italia sono diminuiti del 29% negli ultimi 20 anni e del 15% negli ultimi due anni"

Rigassificatore, "Fermiamo il mostro" sulla catena umana: "La battaglia prosegue, da Snam solo bugie"

"La battaglia contro il rigassificatore deve continuare poiché la Regione ha autorizzato il trasferimento del progetto a Savona-Vado". Ad affermarlo sono gli amministratori di “Fermiamo il mostro” che ringraziano i partecipanti alla catena umana da Varazze a Finale Ligure e in particolare “Quelli della Catena” del “Coordinamento No Rigassificatore”, la Rete Liguria dei comitati e delle associazioni, gli esponenti politici e istituzionali, i giornalisti e gli operatori che hanno diffuso il messaggio.

"Nel frattempo Snam prosegue la sua campagna a spese di tutti gli utenti italiani con bugie e arroganza, arrivando perfino a violare il bosco sacro del tempio induista di Altare. Gli esperti indipendenti criticano il progetto per i danni ambientali, mentre Snam e Eni si avvalgono di esperti pagati". 

"La Italis Lng (ex Golar Tundra) si trova da un anno nel porto di Piombino e non a pochissima distanza da un’area marina protetta, come nel caso di Savona-Vado. Le due situazioni non sono comparabili, come invece fa Snam. Nel mondo esistono diversi rigassificatori, ma non ne abbiamo trovati altri a circuito aperto come la Italis Lng, che stazionino dentro un Santuario dei Cetacei e a ridosso di un’area marina protetta". 

"Durante la rigassificazione, l'impianto produce alo-derivati organici tossici con conseguenze dannose per l'ambiente marino - aggiungono gli amministratori di “Fermiamo il mostro” - I lavori di scavo causeranno rumori e torbidità dell’acqua marina, impattando negativamente sulle vicine aree di pregio e sui cetacei del Santuario Pelagos".

"Il rigassificatore avrebbe un impatto visivo e urbanistico significativo anche sul turismo, nonostante le affermazioni contrarie. Anche sulla sicurezza, Snam è incoerente, poiché inizialmente la nave rigassificatrice Italis Lng non era ritenuta capace di operare in condizioni meteorologiche marine estreme. Inoltre, manca uno studio indipendente sugli effetti di eventuali sversamenti di gas".

"L'impianto non è utile. I consumi di gas in Italia sono diminuiti del 29% negli ultimi 20 anni e del 15% negli ultimi due anni. La transizione energetica riduce la necessità di importare gas, rendendo l’Italia un hub del gas un obiettivo irrealizzabile. I costi del rigassificatore, stimati in centinaia di milioni di euro, finiranno nelle bollette dei consumatori", concludono gli amministratori "Fermiamo il mostro". 

 

Redazione


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