Speciale Rigassificatore - 27 luglio 2024, 17:57

La catena umana contro il rigassificatore che ora nessuna parte politica vorrebbe più

C'erano molti amministratori locali e politici all'evento organizzato dai comitati contro il progetto di Snam. E si respira già aria di campagna elettorale

La catena umana contro il rigassificatore che ora nessuna parte politica vorrebbe più

Politici e amministratori della prima ora, quelli che lo scorso ottobre nella sala consiglio della Provincia gliele avevano cantate a Toti, venuto da Genova a "sponsorizzare" il rigassificatore o che si sono subito detti contrari schierandosi contro il progetto. E quelli che sono arrivati dopo, per i più disparati motivi che non è difficile indovinare.

La catena umana di oggi ha visto migliaia di persone, dalle spiagge del Levante a quelle del Ponente di Savona, ribadire il no alla nave gasiera che il Commissario del Governo Toti (e ormai ex presidente di Regione) voleva nella rada di Savona Vado. Ma questa volta sono numerosi i politici, amministratori e consiglieri dei vari enti locali che si sono aggregati, a campagna elettorale per le regionali aperta da ieri, da quando Toti ha rassegnato le dimissioni aprendo la strada del voto di ottobre.

A Vado c'era il sindaco di Quiliano Nicola Isetta. "Io oggi sono qua perchè credo di essere in coerenza con tutti gli atti che come sindaco e Comune di Quiliano abbiamo prodotto - dice Isetta - Ritengo importante si sia allargato il fronte delle pubbliche amministrazioni, il fronte istituzionale ma è altrettanto importante che ci sia sempre il dialogo con i cittadini che hanno espresso contrarietà al progetto. Penso che per fare ritirare questo progetto debbano essere messe in campo tutte le energie. Se tutti insieme teniamo il fronte unitocredo che questo progetto possa essere ritirato".

La catena è stata promossa e organizzata dai comitati del territorio contro il progetto di Snam, ed hanno partecipato famiglie, anziani, giovani e bambini, tutti per dire no. Ma c'erano anche tanti amministratori, più della prima catena umana dello scorso anno.

Tra i più critici, in consiglio regionale contro il progetto, c'è stato il consigliere Roberto Arboscello. “Con la manifestazione di oggi – spiega Arboscello - un intero territorio in modo straordinariamente compatto manda un altro messaggio forte e chiaro al governo e al cdx regionale per ribadire che quel rigassificatore non lo vogliamo e che qui non ci può stare, perché incompatibile dal punto di vista ambientale, sanitario ed economico. Chi ha il potere di fermare questo scellerato progetto lo faccia immediatamente senza indugiare, raccogliendo le istanze dei savonesi. In caso contrario le proteste e l'opposizione al trasferimento continueranno con ancora maggior vigore: qui nessuno ha intenzione di arrendersi a una scelta non solo inutile ma anche dannosa, fatta da un presidente appena dimessosi unicamente per un personale tornaconto politico”.

Alla libera dello Scaletto il sindaco Marco Russo con gli assessori Branca, Rossello e i consiglieri Lanza, Besio, Lessi, Burlando, Carpano e Taramasso; con loro anche i consiglieri regionali Roberto Arboscello e Pippo Rossetti. "Un'altra grande prova - dice Russo - di quanto questo tema sia sentito e il fatto che dopo quasi un anno ci sia ancora una manifestazione di questo genere è un segnale di grande forza di grande coesione convinzione ma anche il segno che le ragioni che ci muovono non sono estemporanee ma profonde che hanno una durata nel tempo".   

Alla spiaggia di Savona Giorgio Calabria, segretario provinciale della Lega si era posto contro il suo partito nella prima catena umana, alla quale aveva partecipato esponendo tutta la sua contrarietà e dubbi sulla nave gasiera. "Ribadisco quello detto in occasione della prima catena umana a cui ho preso parte – dice Calabria – permangono le condizioni oggetti per essere contrari a questo progetto che presenta lacune sia dal punto di vista tecnico che logistico e che vede tutto l'arco politico locale contrario, come dimostrato nel consiglio comunale dello scorso anno quando tutti i partiti hanno votato contro il rigassificatore".

Fabio Orsi, presente alla spiaggia del Prolungamento e consigliere comunale di Pensiero.Libero.zero, con il pentastellato Manuel Meles aveva presentato un ordine del giorno nel consiglio Comunale di Savona, primo ad affrontare il tema; l'ordine dei giorno era poi passato con i voti della maggioranza mentre quello degli altri partiti di opposizione era arrivato dopo una lunga discussione e la sospensione del consiglio. "Sono poco interessato alle ragioni per cui chi c'era prima non c'è adesso – afferma Orsi – ma sono interessato al fatto che per la prima volta tutti i rappresentanti del territorio manifestino la loro contrarietà al progetto. Il grado di partecipazione è importante; con la prima catena la situazione era più incerta e cerano molte più incognite ma ora sembra che il traguardo sia più vicino e bisogna continuare ad insistere ed essere uniti".

Piero Santi, consigliere comunale  della Lista Toti per Savona, aveva aderito all'ordine del giorno, contro la posizione di Cambiamo. "La mia posizione è la stessa dello scorso anno – spiega Santi – questa sciagurata e incomprensibile ipotesi non è accettabile sul nostro litorale, è dannosa per l'ambiente e per il nostro turismo".

Il sindaco di Albissola Marina Gianluca Nasuti ha partecipato alla catena alla spiaggia libera di fronte al municipio. "Ribadiamo la contrarietà al progetto e non bisogna mollare proprio ora .Afferma Nasuti – che l'obiettivo è quasi raggiunto. Con la caduta della giunta regionale e della maggioranza che sosteneva il rigassificatore credo che si sia più vicini alla meta".

Chi non ha mai nascosto la propria contrarietà sono le amministrazioni del Golfo dell'Isola, che quest'oggi sono state al fianco dei cittadini nella catena. A Spotorno, ai Bagni Bahia Blanca e sparsi un po' su tutto il litorale, il sindaco Fiorini, la giunta e i consiglieri. "A fianco dei cittadini, alla seconda catena umana, per rappresentare l’assurdità di questo scellerato progetto calato dall’alto - afferma il primo cittadino - Dopo le dimissioni di Toti e l’apertura del resto dell’amministrazione regionale ad accogliere le proteste dei territori contro il rigassificatore, il segnale lanciato oggi è che non ci fermeremo finché il progetto non verrà ritirato, finché alle parole del presidente ad interim Piana all’ultima riunione non seguano i fatti".

Sara Foscolo, segretario provinciale della Lega: "La nostra presenza non è fuori luogo e non deve essere fatta passare come un cambio di rotta. La Lega, sia a livello locale, che a livello regionale, ha sempre manifestato delle perplessità tanto è vero che sono state fatte delle richieste. Alcune sono state accettate, come il cambio di percorso per salvaguardare le coltivazioni di albicocche o la granacia, rassicurazioni sulle dimensioni dell’impianto che non andasse a inficiare l’ambiente marino, il costante dialogo con le amministrazioni locali, salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini. Sono i punti fermi che la Lega ha sempre portato avanti".

Il primo cittadino di Borghetto, Giancarlo Canepa: "Come amministratore, sono qui per esprimere solidarietà ai colleghi della zona. Ritengo che un tema del genere debba essere affrontato insieme. Non sono favorevole al posizionamento del rigassificatore sulla costa, sia per motivi di sicurezza, sia per il danno turistico che potrebbe coinvolgere l’intero territorio. Siamo in attesa di capire l’esito della conferenza dei servizi e speriamo emerga una risposta negativa. Politicamente, il territorio non è favorevole e questo aspetto non può essere sottovalutato".

"Come ho sempre dichiarato in campagna elettorale, sono contrario al posizionamento del rigassificatore al largo di Savona-Vado, non solo per le implicazioni a mare, ma anche per i disagi che porterebbe ai Comuni a terra - ha detto il sindaco di Celle Marco Beltrame - Nonostante Celle sia meno colpita di altri data la distanza, voglio esprimere la mia solidarietà e vicinanza a tutti i Comuni ed i Sindaci più colpiti dalla questione".

  •  Graziano Perruccio, Comitato degli striscioni

 

 

Elena Romanato


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