Le dimissioni dalla carica di presidente della Regione Liguria di Giovanni Toti non hanno fatto calare l'attenzione sul no secco al progetto del rigassificatore. Anzi.
E questo pomeriggio lo si è potuto vedere con una protesta che rispetto al 10 settembre 2023 è aumentata nei numeri in maniera considerevole.
Da Varazze a Finale Ligure una vera e propria catena umana in riva al mare si è unita, stretta, dalle 16.45 per dire no al posizionamento della nave sulla costa di Vado e Savona (con la rete delle condutture che attraverserà i territori di Quiliano, Altare, Cairo e Carcare) e un tuffo finale all'unisono, alla stessa ora, quindici minuti dopo, ha sugellato un pomeriggio dal caldo record.
Rispetto alla scorsa manifestazione alla maxi catena si sono aggiunti i comuni di Varazze, Celle e Albisola Superiore a levante e Finale a ponente.
Tenendo insieme un comprensorio che compattamente dice no alla progettazione disposta da Snam, voluta dal Governo e avvallata dalla Regione. Nonostante il dietrofront del vicepresidente ad interim Piana.
Ora la palla passerà a Roma con la probabile nomina del nuovo commissario. Intanto il fronte della protesta non si placa. "La nave deve rimanere a Piombino".