Savona, gli Eugenio in Via di Gioia: "Ci rivediamo nel 2027, faremo noi l'inno per la capitale della cultura" (VIDEO)

Hanno già acceso il pubblico di piazza Sisto che ha assistito alle prove pomeridiane del concerto di questa sera alle 22, per cui promettono gli Eugenio in Via dei Gioia uno spettacolo unico e coinvolgente.

E' nel loro dna coinvolgere con l'ironia, la freschezza e l'allegria che, tra l'altro, è anche nel nome del gruppo. Prima del concerto ne hanno dato una prova nell'incontro con i media. 

"Erano due anni che li volevamo a Savona - ha detto la vice sindaco Elisa Di Padova - e quest'anno ci siamo riusciti. Siamo particolarmente soddisfatti perché il tema di queste serate sono le nuove rotte per la musica".  

Savona è l'unica tappa ligure del gruppo torinese. Ma perché proprio la città della Torretta? "E' la prima volta a Savona - dicono - siamo felici di essere parte di questa rassegna sulle nuove rotte della musica. E poi ci hanno parlato del panino con le fette, di una spiaggia libera sotto alla statua di Garibaldi. Vogliamo 'battezzare' Savona che sappiamo essere candidata Capitale italiana della cultura. Speriamo di contribuire. Torneremo nel 2027 e faremo l'inno di Savona Capitale della cultura".

Alla domanda di come immaginano un mondo senza musica, che per loro sarebbe  "molto rumoroso o molto silenzioso ma un silenzio fastidioso", danno vita ad un simpatico scambio di battute.

Questa estate il gruppo ha programmato cinque concerti in Italia che sono ideati in modo da essere uno diverso dall'altro, ognuno "costruito" sul pubblico presente. "I nostri spettacoli dipendono dal pubblico - spiegano - chiediamo di portare dei cartelli con le richieste delle canzoni. Sarà il pubblico a scegliere".

Attivi in campagne a difesa dell'ambiente, contro la guerra e in battaglie come quella per il rapper iraniano Tooma, arrestato e condannato per "propaganda contro il regime", gli Eugenio in Via di Gioia hanno fatto dell'impegno civile un denominatore comune delle loro canzoni.

"Gli artisti non sono obbligati a parlare di certe tematiche - affermano - ma è un peccato che persone che hanno un seguito non usino la propria voce per lanciare dei messaggi importanti. Sono esigenze che trasformiamo in musica".