Attualità - 25 luglio 2024, 15:00

Il rutilo di Piampaludo o la grafite a Murialdo, il rapporto Ispra chiesto dal Governo per la politica mineraria

La mappatura per dare il via al programma minerario nazionale. A giugno è stato approvato il decreto per adeguare la normativa sul settore minerario al regolamento Ue con nuove procedure semplificate

Il rutilo di Piampaludo o la grafite a Murialdo, il rapporto Ispra chiesto dal Governo per la politica mineraria

Magnetite sui litorali di Varazze, Celle, Albissola e Vado Ligure; grafite a Rio Freddo a Murialdo e poi il rutilo di Piampaludo che fa gola a molti. I dati sui giacimenti minerali del Savonese sono contenuti nel portale del Geologico, minerario, museale e ambientale (Gemma) di Ispra e presentato recentemente a Roma. 

Ispra è stato incaricato di mappare le risorse presenti nel sottosuolo italiano per dare il via al programma minerario nazionale. Il monitoraggio è la banca dati su cui il governo intende basarsi per l'attuazione del decreto sulle materie prime critiche di interesse strategico pubblicato il 25 giugno scorso come parte dell'attuazione del Critical raw material act europeo.

Nella mappa di Ispra il sito forse più importante è quello di Piampaludo (Sassello) dove si trovano giacimenti di rutilo, una delle forme minerali dalle quali viene ricavato il titanio, e giacimenti di granati. A Cadibona ci sono giacimenti di lignite, un un carbone fossile originatosi da foreste del Mesozoico e del Terziario; a Pian dei Corsi (Bormida) antracite, un carbone di qualità superiore, e a Calizzano in località Greppini Maritani e Rio Freddo (Murialdo) la grafite che trova uso per la produzione di matite, materiale refrattario, lubrificanti, coloranti, spazzole per macchine elettriche rotanti ed elettrodi per l'elettroerosione. 

A Campo del prete (Calizzano) si trova la barite, da cui si ricava il  pigmento bianco per pitture, vernici, gomme, colle, adesivi e altre sostanze. Ci sono giacimenti di barite anche  a Bardineto nelle località Neive Principi e Crosa Rio Secco. Al Fossato di Osiglia è stata segnalata l'antracite.

Ci sono poi i giacimenti marini rilevati da Ispra. Ad Albenga, sul litorale,  ci sono barite e fluorite mentre a Capo Mele zircone, granato e rutilo. Sul litorale di Vado si trovano ematite e magnetite e ad Albissola magnetite, galena (usato per l'estrazione di piombo) e blenda (o sflarerite) da cui si estrae lo zinco. Sui litorali di Celle e Varazze sono presenti magnetite e zinco granato.

Elena Romanato

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