Attualità - 20 luglio 2024, 16:59

Pietra, una lettrice: “Al Pronto Soccorso attese insostenibili e spazi insufficienti"

“L’utenza è prevalentemente anziana, non è pensabile restare 10-12 ore quando si è sofferenti. Personale medico e paramedico gentile e disponibile, ma sono in pochi, ma è insufficiente per la mole di pazienti da trattare”

Pietra, una lettrice: “Al Pronto Soccorso attese insostenibili e spazi insufficienti"

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una cittadina di Albenga che recentemente ha avuto necessità di accompagnare una parente al Pronto Soccorso di Pietra Ligure e che ha voluto raccontare alla redazione di Savonanews la sua esperienza.

“Gentile direttore, scrivo per condividere la mia recente e sconvolgente esperienza al Pronto Soccorso dell'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. Alcuni giorni fa, ho accompagnato mia nonna di oltre 90 anni, che non può deambulare, per un’emergenza medica. Ci siamo ritrovati in una situazione che posso solo descrivere come ingestibile e profondamente preoccupante.

L'utenza, composta prevalentemente da anziani, è costretta a rimanere in attesa per moltissime ore per poter ricevere assistenza. Nel caso di mia nonna, è rimasta ben 10 ore in Pronto Soccorso. Durante questo periodo, ho osservato numerosi anziani sofferenti a causa delle lunghe attese e degli spazi inadeguati. Il personale medico e paramedico, pur essendo estremamente gentile e operoso, è palesemente insufficiente per gestire una tale mole di pazienti. In pratica, il Pronto Soccorso era gestito da soli due operatori socio-sanitari, due infermieri e alcuni medici. È impensabile affrontare una simile emergenza con risorse così ridotte.

La situazione era così ‘pesante’ che mi sono sentita come se fossi entrato nel girone dell'Inferno. Per il tipo di lavoro che svolgo, frequento gli ospedali periodicamente, ma una situazione di tale gravità non l'avevo mai vista. È assurdo che si continui a vivere un tale disagio quando abbiamo l'ospedale di Albenga, con cui si potrebbe tranquillamente dividere l'affluenza, alleviando così la pressione sul Santa Corona.

Questa è una vera e propria emergenza che mette a rischio la salute e il benessere dei cittadini.

Spero che questa mia testimonianza possa sensibilizzare chi di dovere e portare a un miglioramento delle condizioni del Pronto Soccorso, a beneficio di tutti i pazienti, soprattutto i più vulnerabili”.

Lettera firmata

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