Albisola, una nuova opera d'arte per abbellire passeggiata Montale: è il "Girovagare adimensionale" di Tony Tedesco

La passeggiata di Albisola si arricchisce di una nuova opera d’arte.

L’artista Tony Tedesco ha infatti donato un pannello in ceramica dal titolo “Girovagare adimensionale” che sarà ufficialmente inaugurato domenica 21 luglio, alle ore 18, sul lungomare E. Montale (di fronte ai bagni Moby Dick). Un'opera che si inserisce perfettamente nel contesto artistico del territorio e verrà svelata alla presenza delle autorità, dell'artista e del critico d'arte Federico Marzinot.

"Questa nuova opera conferma l'importanza della Passeggiata che oltre a offrire una splendida vista sul mare celebra anche la ricca tradizione ceramica della nostra città con l'Onda, la suggestiva panchina curvilinea, il Totem di Carlè, il pannello di Sosabravo e le Scarpe vincolanti di Raggi - dichiara l'assessore alla Cultura, Simona Poggi - Ringrazio l'artista Tony Tedesco che con il suo gesto di generosità ha contribuito a impreziosire il nostro Lungomare. Continueremo a promuovere l'arte in tutte le sue forme, perché crediamo fermamente che essa arricchisca la nostra comunità e attragga visitatori da ogni parte del mondo, come è stato nei famosi anni Sessanta. La Passeggiata continua così a essere un punto di riferimento culturale e turistico che celebra l’arte e la bellezza del nostro territorio".

Allievo della Scuola d'Arte del Castello Sforzesco e poi dell'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, Tony Tedesco, su invito di Sergio Dangelo, approda ad Albisola dove sperimenta le infinite possibilità della materia e apre uno studio. Nel pannello l'artista propone, su tre linee, forme dal forte tratto che girano in sequenza, evocando gli assoli di uno strumento musicale. 

"Tony Tedesco è un artista che dipinge la musica nella sua opera. Dalle fasce dell'ampio pannello di Albisola, ideale pentagramma, manda suoni che vanno verso lo spazio, tanti assoli d'uno strumento musicale, resi con personali forme dai forti tratti", aggiunge il critico d'arte Federico Marzinot.