"La maggioranza si decida sul rigassificatore, da un lato Toti che stoppa i suoi sulla retromarcia per il trasferimento, dall’altro Piana, Mai e Vaccarezza che, approfittando del presidente ai domiciliari, hanno innescato la marcia indietro dal sapore esclusivamente elettorale dopo che per mesi sono rimasti in silenzio per non disturbare il manovratore. Una situazione inaccettabile". Cosi commentano Davide Natale, segretario Pd Liguria e Roberto Arboscello, consigliere regionale e vicecapogruppo Pd in Regione.
"Il centrodestra in Regione decida che strada vuole prendere e dica, una volta per tutte, se vuole fermare l’iter di trasferimento di Golar Tundra a Vado-Savona. Diversamente, ci troviamo di fronte a una “boutade” elettorale e a una maggioranza che si fa dettare la linea dalla casa di Ameglia, ostaggio di un presidente sospeso. Una situazione assurda e irrispettosa dei cittadini liguri e savonesi".
"Un teatrino non più accettabile, come non è più accettabile sentire il consigliere Vaccarezza e il presidente della provincia Olivieri proporre commissario dell’opera uno di quegli amministratori che da sempre si sono detti contrari. Lo facciano uno di loro due e non coinvolgano amministratori, che a differenza loro, sono sempre stati in prima linea per evitare quello che loro volevano che accadesse: portare il rigassificatore a Savona-Vado. Il progetto va fermato, non serve un commissario. Non esiste la figura di un commissario per non fare un’opera", concludono gli esponenti Dem.