“Regione Liguria oggi ancor meno autorevole nei confronti del Governo e dei Ministeri. Il vicepresidente Alessandro Piana batta un colpo sulle crisi industriali del savonese. Dallo scorso 8 maggio, giornata in cui ha iniziato a guidare la Regione Liguria, non è mai intervenuto in prima persona in merito alle vertenze industriali del comprensorio savonese. Due mesi di silenzio assordante”.
Ad affermarlo è il segretario generale Cgil Savona Andrea Pasa.
“Vorremmo ricordare al vicepresidente che Piaggio Aerospace, Sanac, Funivie e Laerh interessano circa 2.000 lavoratrici e lavoratori, tra diretti e indiretti, e sono tuti inseriti in comparti e settori strategici per il Paese – spiega Pasa -. Sono strategiche ed importanti anche per la Regione Liguria? – chiede - Se sì, perché non ha ancora messo mano in nessuna di queste vertenze? Perché non ha ancora preteso gli incontri che da mesi il territorio attende con i vari ministeri: del Made in Italy, della Difesa e delle Infrastrutture. Perché?”
“Non si può pensare di amministrare una regione con così tanti problemi, la maggior parte causati dalle stesse scelte politiche dell'attuale amministrazione regionale, senza intervenire in prima persona, soprattutto quando si parla di lavoro, lavoratori e attività produttive. La Regione ha il compito e la responsabilità di ‘portare’ a livello centrale le problematiche del territorio e pretenderne le soluzioni – prosegue -, non è più accettabile una latitanza di questo tipo dell'Amministrazione regionale”.
“In 10 anni di Amministrazione Toti – prosegue -, non c'è una sola crisi industriale del nostro territorio che si è risolta grazie alle scelte politiche della Regione Liguria. Non aggrappatevi alle risorse dell'area di crisi industriale complessa, importanti ma non risolutive senza politiche industriali serie e concrete, perché se ci sono quelle risorse, lo ripetiamo fino alla nausea, soprattutto ai consiglieri regionali un po’ troppo superficiali nelle analisi economico/sociali di questi giorni , ci sono per il lavoro che il territorio savonese ha messo in campo , in primis Cgil Cisl e Uil ,e non certo la Regione Liguria che nel 2016 non era neppure d'accordo nel portare avanti la richiesta di status di area di crisi complessa al Governo”.
“Il territorio pretende da chi rappresenta la Regione Liguria un intervento sollecito nei confronti dei ministeri e del governo, al fine di calendarizzare gli incontri utili alle soluzioni delle crisi industriali savonesi”, conclude Andrea Pasa.