"Confidiamo che l’Amministrazione Berlangieri possa ripensarci prima di eliminare la previsione di una ciclabile fondamentale per la nostra città. Non capirlo significa non avere la visione. Sarebbe un primo fondamentale tassello di un puzzle ben più ampio da vedere collegato alla riqualificazione di via Brunenghi, al collegamento con Pia lato mare ed infine con Varigotti".
Non ha dubbi sulla bontà dell'idea progettuale presentata, approvata e già avviata nei mesi scorsi per la riqualificazione a lotti "verticali" di via Dante l'ex vicesindaco e ora capogruppo di "Impegno X Finale", Andrea Guzzi, promotore dell'intervento sulla strada tra Borgo e Marina del quale si è discusso lo scorso martedì nell'assemblea pubblica all'auditorium "Destefanis".
Tra le proposte avanzate da alcuni cittadini vi è stata infatti anche l'eliminazione della pista ciclabile, oltre alla richiesta dello spostamento degli alberi lato palazzi (opzione più concreta tra quelle affrontate) e ad altri suggerimenti di modifica di cui il sindaco e l'assessore competente hanno preso nota tra quelle da considerare in una futura revisione del progetto.
Elaborato, quello della trasformazione della via appunto, diventato nel corso dei decenni ormai e delle giunte susseguitesi alla guida della cittadina argomento di discussione: "Il primo progetto era già stato pensato all'epoca dell'Amministrazione Richeri della quale facevano parte diversi esponenti e supporters di questa attuale maggioranza di governo cittadino, e prevedeva una doppia pista ciclabile con l'eliminazione di parecchi posti auto - ricorda Guzzi nella sua nota - Era quindi stato rivisto dall'Amministrazione Frascherelli per renderlo più funzionale e finalmente avviato recentemente con una previsione di totale completamento (secondo il nostro 'Progetto di Città') nella primavera 2025".
Una "occasione persa" sottolinea quindi il capogruppo di minoranza tornando al concetto di un più vasto progetto di riqualificazione: "Un risvolto non solo legato alla semplice infrastruttura - rimarca - ma un primo importante passo per una nuova idea di vivere finale in salute (Città del Benessere); la prima tappa della creazione di una pista ciclabile che collegasse come un grande anello tutti i rioni e che permettesse di spostarsi in modo piu sano ed ecologico. Si potevano poi avviare campagne che puntassero sulla mobilità in bici, sul bike sharing e magari pensare ad aiuti per l'acquisto di biciclette a pedalata assistita. Quale paese vogliamo lasciare ai nostri figli?".
Guzzi nel suo comunicato non manca di qualche critica sui modi: "Una serata pubblica organizzata per spiegare un Progetto senza invitare progettisti e committenti di quel progetto? Allora si sarebbe dovuto chiamare 'interpretazione del Progetto di riqualificazione di Via Dante' - si legge nella nota -. Occorre un minimo di rispetto per chi ha investito tempo e competenze per concepirlo e vagliare le molte possibili soluzioni. Per esempio i parcheggi lato abitazioni scartati per le molte interferenze con le numerose strade di immissione su via Dante e quindi molti meno e con ridotta visibilità, le alberature lato fiume per evitare che, come in passato, le stesse non creassero commistioni con le palazzine che poi lamentano ombra, intrusioni o pretendono potature ad personam, il marciapiede è stato mantenuto standard e ad un'altezza tale da garantire sicurezza in una strada come questa eccetera".
"Il progetto inoltre, oltre ad essere stato progettato da professionisti esterni, avvallato da uffici tecnici e autorizzato anche da enti sovracomunali, è stato oggetto di analisi in seno alla Consulta del Territorio (organo costituito da numerose rappresentanze di categorie ed ordini professionali) che hanno suggerito modifiche (tutte recepite) e avvallato unanimamente la soluzione ultima - aggiunge Guzzi -. Per inciso, in questo organo era presente un esponente (tecnico) dell'attuale maggioranza".
Confidando in "un cambio di passo dell’attuale maggioranza" Guzzi e l'intero gruppo 'Impegno x Finale' auspicano il confronto "non solo in pubbliche assemblee ma anche con gli esponenti del Consiglio Comunale democraticamente eletti (ricordo che il Consiglio Comunale è pur sempre una pubblica assemblea) prima di prendere decisioni affrettate" per "evitare di fare scelte errate semplicemente perché gli mancano degli elementi a altri noti. Comprendiamo si voglia dare un'impronta diversa ad alcune opere e interventi (ne sono avviati a decine) ma così facendo si cade in errori di cui ci pentiremo come finalesi".
Insomma, un forte auspicio affinché l'Amministrazione, nel futuro e come ha peraltro già annunciato per onore di cronaca, mantenga l'impegno di interpellare i tecnici incaricati proponendo l'analisi di queste varianti, come ha detto in pubblico il sindaco.
Quindi, nella nota, una chiosa sul tema già dibattuto nell'ultima assise comunale della continuità amministrativa in determinati ambiti, come appunto quello delle opere e dei lavori pubblici: "Oggi è il tempo di numerosi appalti. Dovrebbero partire adesso per avviare cantieri ad ottobre: secondo lotto passeggiata Varigotti, rifacimento tetto asilo borgo, restauro porta Reale, passeggiata San Donato, passeggiata Porto/Varigotti, fognatura San Donato, frana San Bernardino, nuovi spalti dello stadio Borel, strada Isasco e molto altro. Tutto già progettato, finanziato e in gran parte autorizzato. Si sta perdendo tempo prezioso".