La proposta della Camst di fare dei lavori per migliorare la qualità delle mense delle scuole savonesi in cambio di una concessione pluriennale aveva delle condizioni che il Comune non ha ritenuto conventi. La giunta ha così bocciato la proposta avanzata dalla società.
La Camst si era aggiudicata il bando di gestione delle mense scolastiche e preparazione dei pasti fino al 2020, con rinnovo previsto dal bando fino ad agosto 2023 e successiva proroga tecnica.
Nel corso del 2023 Camst ha poi presentato al Comune una proposta di partenariato pubblico privato. La proposta comprendeva interventi e migliorie agli spazi mensa, un servizio che prevede la preparazione di un numero importante di pasti in loco, con attenzione alla sicurezza alimentare, ad una sana ed equilibrata alimentazione, valorizzazione dei prodotti del territorio e ridotto impatto ambientale.
Il Comune non ha però ritenuto economicamente vantaggiosa per l'ente la proposta; tra i motivi la durata troppo lunga della gestione prospettata da Camst, 18 anni contro i massimo 15 previsti dal Comune, e il fatto che sarebbe stato assorbito completamente dall'amministrazione il costo degli investimenti. Un altro appunto sollevato da Palazzo Sisto è che non fosse stato fatto, come richiesto, di effettuare a cura del promotore un'indagine che tenga conto delle reali proiezioni demografiche relative alle fasce di età destinatarie del servizio di ristorazione.
Il Comune ha comunque confermato la volontà di valutare eventuali future proposte di project financing per la gestione del servizio di ristorazione delle scuole e degli asili nido che tengano conto delle esigenze di Palazzo Sisto.