Un primo tassello per porre rimedio a una delle maggiori criticità del sistema sanitario ligure: la carenza di personale. Un tema che tiene banco da Ponente a Levante, dai piccoli ai grandi centri, e che quotidianamente mette cittadini e pazienti davanti alle ormai note problematiche nell’accesso ai servizi di una sanità pubblica in netta difficoltà.
Regione Liguria inizia a mettere una prima toppa e lo fa approvando all’unanimità in consiglio la proposta di legge bipartisan “Proroga graduatorie servizio sanitario regionale”, presentata dal proponente Giovanni Pastorino (Linea Condivisa), firmata da Fabio Tosi (M5S) e Brunello Brunetto (Lega) e poi sostenuta anche dagli altri gruppi. Il documento era già stato approvato all’unanimità dalla seconda commissione dello scorso 1° luglio.
L’articolo 1 recita testualmente “Al fine di consentire l’efficace espletamento delle procedure di reclutamento del personale, in un’ottica di economicità e celerità delle medesime e in considerazione delle necessità che ha la sanità ligure, è prorogata l’efficacia delle graduatorie a tutt’oggi vigenti per il profilo di operatore socio sanitario e di altre professioni sanitarie” cancellando la versione precedente che vedeva la dicitura “approvate nell’anno 2022, limitatamente ai profili professionali di operatore sociosanitario”.
All’articolo 2 si fa riferimento alla validità di un anno di quanto specificato nel precedente punto, mentre l’articolo 3 recita che “dall’attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale”.
“Ho trovato una condivisione e un ragionamento comune - ha detto Pastorino nell’esporre la proposta di legge - questo documento dà la possibilità di programmare altri concorsi che possano espletare la loro efficacia”.
Per il cofirmatario Brunetto “è una questione di rispetto di chi è in lista d’attesa e per chi è in graduatoria”.