L'Antica Osteria Saracena del Bergallo a Verezzi ha ospitato ieri una serata organizzata dall'Accademia Italiana della Cucina, associazione culturale il cui scopo è quello di "salvaguardare, insieme alle tradizioni della cucina italiana - parole di Orio Vergani, che la fondò nel 1953 - la cultura della civiltà della tavola, espressione viva e attiva dell'intero Paese".
Roberto Pirino, nuovamente confermato delegato dell'associazione per Albenga e il ponente ligure, ha organizzato l'evento nella suggestiva cornice verezzina: "Un luogo storico caro a generazioni di gastronomi di tutto il mondo, ritrovo di viaggiatori, attori, artisti e in particolare di due grandi intellettuali della cucina italiana: Luigi Veronelli e Mario Soldati, venuto a mancare nel giugno di 25 anni fa" ha sottolineato Pirino, che ha ringraziato il presidente Paolo Petroni e il consiglio di presidenza per la riconferma.
Proprio ricordando Soldati, scrittore assolutamente originale, Pirino ha elaborato con il cuoco Paolo Longo un menù che ha permesso di apprezzare la vera cucina verezzina, con i suoi profumi e i suoi colori: "Lumache, cipolle rosse, pasta fresca, conigli del cortile, torta di zucca - ha evidenziato il delegato dell'Accademia Italiana della Cucina - sapori semplici di eterna bontà a pochi metri da piazza Sant'Agostino, fulcro della stagione teatrale e sotto l'ala protettrice di San Martino, il cui campanile della antica parrocchiale svetta sulla vicina altura di fronte al mare ligure, a volte impetuoso a volte calmo, sempre in movimento come la vita".
Tra gli argomenti affrontati durante la cena - alla presenza di Luca Parodi, delegato dell’Accademia per il Golfo Paradiso, e del sindaco di Borgio Verezzi Renato Dacquino - anche il Cammino di San Martino: un itinerario che si estende dalla collina attraversando gli undici comuni, da Verezzi fino Albenga, che ospitano la parte di percorso toccata dallo stesso San Martino prima del suo eremitaggio sull’Isola Gallinara. Un'iniziativa che mira a promuovere un turismo legato alla spiritualità grazie alla sinergia tra la Fondazione Oddi (di cui Pirino è presidente) e la Diocesi di Albenga-Imperia.
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