Italiana Coke, il ricorso al Tar slitta al 2025. Ferrari (Cairo in Comune): "Situazione surreale. L'unica certezza è che i cittadini continuano a respirare benzo(a)pirene"

"È surreale. Perché è stato disposto l'ennesimo rinvio?". Ad affermarlo è Giorgia Ferrari, consigliera comunale del gruppo di opposizione "Cairo in Comune", in merito alla decisione del Tar di accogliere l'istanza di Italiana di Coke contro le prescrizioni ambientale e rinviare la discussione a febbraio 2025. 

"È una storia senza fine in cui l'unica certezza è che abitanti e lavoratori continuano a respirare il pericolosissimo benzo(a)pirene che da anni è di gran lunga superiore al valore obiettivo annuale, come risulta dai dati delle centraline di Cairo". 

"Che cosa hanno fatto gli Enti competenti di concreto per migliorare davvero la qualità dell'aria? Quali sono i risultati dei dati raccolti dalle centraline ai camini di Italiana Coke? Perché non vengono spiegati ai cittadini?", aggiunge. 

"Il presidente della provincia, Olivieri, parla di 'attività derivanti dal provvedimento'. Quali sono i dati dei monitoraggi ai camini? Chi li valida? Da quanto tempo vengono rilevati i dati? Quali inquinanti vengono monitorati? Chi pubblica questi dati? Come si rapportano questi dati con quelli delle centraline Arpal presenti a Cairo? E con gli esuberi di benzo(a)pirene? Come vengono informati i cittadini? Tutto questo, Olivieri non lo spiega", conclude la consigliera comunale.