Il Comune di Borghetto Santo Spirito ha vinto la battaglia legale contro Ata, l'azienda savonese (oggi in concordato preventivo) impegnata nella gestione dei rifiuti.
La vicenda risale al 2017, quando l'amministrazione guidata dall'allora neo insediato sindaco Giancarlo Canepa iniziò a comminare sanzioni per varie inadempienze contrattuali: oltre ad alcune considerate minori, anche il mancato raggiungimento della percentuale di legge di raccolta differenziata.
Il Comune aveva quindi comminato una tranche di 512mila euro di sanzioni trattenendole dal pagamento mensile del servizio: una somma che, essendo oggetto di contenzioso, era stata interamente accantonata nell'apposito fondo vincolato del bilancio comunale. Da qui l'opposizione di Ata.
La sentenza emessa dal Tribunale di Genova, sezione specializzata in materia d'impresa, ha ritenuto nulle circa 10/15mila euro di sanzioni mantenendo valide le restanti 500mila (sul mancato raggiungimento della percentuale di raccolta differenziata in più anni). Il giudice ha poi ritenuto, sulla base della propria discrezionalità, di ridurre di circa 90mila euro l'importo delle sanzioni sul mancato raggiungimento della percentuale.
In sintesi: su 512 mila euro, circa 400 mila rimarranno al Comune (rappresentato nel contenzioso dall'avvocato Marco Barilati di Genova) e i rimanenti 110mila saranno versati ad Ata.
"Quando mi sono insediato nel 2017 la situazione della raccolta rifiuti da parte di ATA era catastrofica - ha dichiarato il sindaco di Borghetto, Giancarlo Canepa - Da subito ho ritenuto che, nell’interesse del paese, fosse sacrosanto applicare tutte le possibili sanzioni. Ancora oggi, nonostante la situazione sia migliorata tantissimo grazie all’impegno di SAT, paghiamo le conseguenze di una progettazione inadeguata del servizio affidata senza criterio dall’allora giunta Gandolfo. Con la modifica del Piano d'Ambito che dovrebbe avvenire nei prossimi mesi, andremo a risolvere definitivamente la problematica".
"Non abbiamo mai avuto dubbi di aver ben operato dal momento che la qualità del servizio era davvero molto bassa rispetto ai corrispettivi versati - ha concluso Canepa - Questi 400mila euro che giustamente avevamo trattenuto e che ora entrano nelle disponibilità del Comune verranno investiti sul territorio in opere o servizi di pubblica utilità".