Politica - 23 giugno 2024, 10:10

Mioglia, si insedia il nuovo Consiglio Comunale. Il sindaco Borreani: "Un paese ci vuole: cerchiamo di volerlo insieme"

Tanti i temi toccati dal primo cittadino nel corso del suo discorso di insediamento, con un richiamo alle origini e un'intenzione di rilancio verso il futuro

Mioglia, si insedia il nuovo Consiglio Comunale. Il sindaco Borreani: "Un paese ci vuole: cerchiamo di volerlo insieme"

Si è tenuto nella mattinata di ieri (sabato 22 giugno, ndr) il primo Consiglio Comunale dell'Amministrazione guidata da Gianpiero Borreani, a Mioglia.

Il primo cittadino ha prestato giuramento alla Costituzione davanti all'assemblea e ai cittadini intervenuti, dopodiché ha pronunciato il suo discorso di insediamento.

Il sindaco ha iniziato coi ringraziamenti ai cittadini che hanno sostenuto la lista "Viviamo Mioglia" e ai consiglieri che lo hanno convinto a candidarsi. Ha quindi espresso gratitudine ai suoi predecessori e ai colleghi consiglieri per le esperienze condivise durante gli anni passati, durante i quali ha seduto per due mandati consecutivi tra i banchi della minoranza consiliare.

Borreani ha evidenziato l'importanza di contribuire alla vita della comunità e la bellezza di tale esperienza. Ha riflettuto sull’onore e la responsabilità del ruolo di sindaco, soprattutto in un momento cruciale per la comunità di Mioglia, che deve scegliere "tra un tramonto come sobborgo delle città d’intorno o, con uno scatto d’orgoglio, provare a mantenere, o meglio ritrovare, una propria identità, attraverso una rinascita economica e culturale".

Il primo cittadino del piccolo centro dell'entroterra ha sottolineato poi la necessità di un dialogo continuo tra l’Amministrazione e i cittadini, evitando che si crei una separazione tra chi delega e chi è delegato, annunciando iniziative concrete per favorire la partecipazione, come la creazione della Consulta delle Associazioni, l’assegnazione di incarichi specifici ai consiglieri, in affiancamento alla Giunta e al Sindaco ma soprattutto in relazione diretta con i cittadini, e le assemblee aperte con la cittadinanza nel caso di decisioni di grande impatto e rilevanza.

L'intenzione dichiarata è stata quella di modificare lo Statuto Comunale, poiché attualmente non prevede un adeguato risalto alla parità di genere, come imposto dalle norme e dalla Costituzione. Una questione che nelle scorse settimane aveva portato alla ribalta il comune con la vicenda legata alla ricerca di un assessore donna.

Il sindaco ha espresso il desiderio di essere in carica per un solo mandato, con l'obiettivo di far crescere una nuova generazione di persone impegnate per il futuro del paese, e ha espresso l'auspicio di vedere dopo di lui una donna diventare, per la prima volta, sindaco di Mioglia.

La conclusione del discorso è stata incentrata su di una riflessione personale sulla sua generazione, nata da genitori miogliesi che hanno vissuto l'emigrazione. Ha raccontato come molti miogliesi, agli inizi del Novecento, emigrarono per sfuggire alla crisi agricola, andando in Sudamerica, Francia e altre parti del mondo. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, molti miogliesi si trasferirono nelle città vicine per lavoro, e i loro figli consideravano Mioglia come il paese dei nonni, dove passare le vacanze. Col tempo, invece di diminuire, questo legame si è intensificato, alimentato dalla nostalgia per le estati passate a Mioglia. Molti hanno mantenuto o recuperato la casa dei genitori e tornano a Mioglia per onorare la memoria degli avi.

Il sindaco ha spiegato che ha deciso di assumere questo ruolo nonostante le difficoltà, ispirato da una frase di Cesare Pavese: "Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra, c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti". chiosando: "Ecco, un paese ci vuole: cerchiamo di volerlo insieme".

Redazione

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