“Informo il Consiglio Comunale che, con riferimento alla richiesta di pagamento inoltrata da Ata in data 20 settembre 2021 e 14 dicembre 2023 per asserite prestazioni, per la messa in sicurezza e per la chiusura parziale e la gestione post-operativa della discarica di Cima Montà, il legale del Comune di Savona, avvocato Mauceri, ha comunicato al legale di Ata, avvocato Soprano che, dopo aver esaminato la documentazione inviata dalla stessa Ata, si ritiene che nulla sia dovuto da parte del Comune di Savona e che, pertanto, non verrà dato seguito ad alcun pagamento”.
Il sindaco Marco Russo, in aperta della Prima commissione consiliare di oggi, ha comunicato ai consiglieri la posizione di Palazzo Sisto sulla sulla diffida di Ata del pagamento di 2,6 milioni spesi dalla partecipata per la chiusura e gestione post mortem della discarica di Cima Montà.
“Il Comune di Savona, inoltre – aggiunge Russo - nei prossimi giorni inviterà la società a dare seguito, con sollecitudine, alle operazioni necessarie per giungere alla conclusione del concordato, a partire dal riparto in favore dei creditori”.
La diffida era stata mandata al Comune dall'ex amministratore unico Gianluca Tapparini e successivamente da Simona Ferrando. Lo scorso maggio Palazzo Sisto ha deciso di rivolgersi all'avvocato Giovanni Bravo, esperto in materia concorsuale, diritto societario e fallimentare, sia in ambito giudiziale che stragiudiziale, affiancandolo all'avvocato Mauceri per studiare la documentazione e decidere quale posizione prendere..
L'Amministrazione avevachiesto al legale di svolgere il suo incarico entro il 31 maggio per rispondere ad Ata entro fine giugno. L'acquisizione del parere dell'avvocato Bravo, aveva spoiegatoil Comune “come ribadito dal legale incaricato, nell'economia della vicenda assume un estremo rilievo e prevede la formale risposta all'avvocato Soprano (legale di Ata, ndr), da inoltrare entro fine giugno alla Società Ata spa in concordato, come stabilito con il Commissario giudiziale di Ata spa”.