Tre giorni alle Nazioni Unite come esperta di "peer education" con i rappresentanti del forum dei giovani, esperti da 20 paesi del mondo ed i funzionari dell'Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine (UNODC).
E' l'esperienza che ha vissuto Rachele Donini, psicologa dell'Asl2, invitata all'organismo nato nel 1997 dalla fusione tra il Programma delle Nazioni Unite per il controllo della droga e il Centro per la prevenzione della criminalità e opera in tutte le regioni del mondo attraverso una vasta rete di uffici sul campo.
I tre pilastri del programma di lavoro di UNODC sono: progetti sul campo di cooperazione tecnica per rafforzare la capacità degli Stati membri per contrastare le droghe, la criminalità e il terrorismo; lavoro di ricerca e analisi per migliorare la conoscenza e la comprensione delle tematiche relative a droga e crimine ed espandere l’evidenza per l'adozione di politiche e decisioni operative; lavoro normativo per assistere gli Stati nella ratifica e nell'attuazione di importanti trattati internazionali, lo sviluppo della legislazione nazionale in materia di droga, criminalità e terrorismo e la fornitura di servizi di segretariato a beneficio di organismi governativi e sulla base dei trattati.
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