Luigi (nome di fantasia) è un paziente oncologico che ha già subito due interventi. Ha bisogno di fare una Tac entro fine maggio e il medico fa la prescrizione con data 9 aprile. Intorno al 16 aprile la figlia di Luigi chiama il Cup per prenotare la Tac, che in base alla prescrizione medica deve essere fatta entro 60 giorni. Nonostante la priorità la Tac viene però fissata il 19 settembre, tre mesi oltre la data prevista.
La figlia del paziente di rivolge allora all'intramoenia, cioè il servizio di visite e prestazioni che i medici possono fare al di fuori dell'orario di lavoro in ospedale utilizzando spazi e attrezzature ospedaliere.
"Ho scritto all'intramoenia il 17 aprile ed erano disponibili a fare la Tac entro la fine del mese di aprile - dice la figlia di Luigi - Siccome l'oncologo aveva detto che andava fatta entro maggio, quando ho spiegato che mi serviva per fine maggio mi hanno detto di chiamare nel mese perché solo ad inizio mese hanno le date di disponibilità, ma c'è sempre posto. Ho chiamato a maggio e mi hanno fatto scegliere la giornata".
Non potendo aspettare, data la sua condizione di salute, Luigi ha così fatto la Tac in intramoenia il 31 maggio, pagandola 348 euro. Lunedì 3 Savonanews ha contatto l'Asl2 per avere una replica sul caso di Luigi che è stato successivamente contattato, tra lunedì 3 e martedì 4, per avere l'appuntamento.
"E' stato verificato che il paziente in questione, rientrante nella casistica del 'follow up oncologico', - spiega l'Asl2 - è stato recentemente ricontattato dalla struttura 'Gestione Liste d'Attesa'. Questa struttura ha il compito di ricollocare quei pazienti che inizialmente non riescono a ottenere un appuntamento entro i termini prescritti. A tal proposito, è stata proposta al paziente una data per l'effettuazione dell'esame fissata per giovedì 6, che sarebbe rientrata entro i 60 giorni dalla prescrizione medica. Tuttavia, il paziente ha declinato tale offerta avendo già provveduto privatamente".
"Per quel che riguarda l'intramoenia - prosegue l'Asl2 - si ricorda che le prestazioni effettuate in regime di attività libero-professionale vengono svolte al di fuori dell'orario di lavoro che i medici dipendenti effettuano per Asl2. In ogni caso, Asl2, in collaborazione con Regione Liguria, continua a impegnarsi per rendere sempre più accessibile l'accesso ai servizi offerti alla cittadinanza, lavorando costantemente per migliorare la gestione delle liste d'attesa e garantire tempi di risposta adeguati alle esigenze di salute dei pazienti".
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