Attualità - 23 maggio 2024, 07:45

Oggi, giovedì 23 maggio, arriva la Luna Piena dei Fiori

A che ora vederla, perché si chiama così e tutti i riti legati al plenilunio di maggio

Opera del pittore Franco Gotta

Opera del pittore Franco Gotta

C’è una nuova Luna piena in arrivo! Si chiama Luna dei Fiori e raggiungerà la fase di piena giovedì 23 maggio alle 15.53. Ovviamente a quell’ora sarà impossibile scorgere il disco lunare, ma potremo osservarlo in tutto il suo splendore anche la sera stessa e quella successiva all’evento. Nell’attesa di vederla splendere in cielo scopriamo qualche particolare su questo fenomeno dal nome così suggestivo.

Il significato della Luna dei Fiori

Come per tutti gli altri pleniluni del calendario lunare degli indiani d’America, il nome è legato ad un evento naturale in grado di scandire i ritmi della vita nelle tribù. In questo caso si tratta dell’esplosione di colori e di profumi, dovuta alla fioritura delle piante selvatiche, che avviene nel mese di maggio, grazie alle temperature miti, né troppo fredde né troppo calde. Gli immensi prati nei quali veniva allevato il bestiame si tingevano di viola, rosso, giallo e di una moltitudine di altri colori, tra fioriture di campanule, aglio selvatico, lupino, anemoni, viole e via dicendo. Questi fiori sancivano per i nativi americani anche l’arrivo del momento migliore per coltivare la terra.

I nomi della Luna piena di maggio

Altro nome della Luna piena di maggio è quello di Luna della semina del mais, proprio perché in questo periodo la semina dell’importante cereale dona i raccolti migliori, mentre Luna della Lepre è legato alle lepri che sono particolarmente attive in questo periodo dell’anno. Il nome di Luna del latte è invece legato alla qualità del latte ottenuto dalla mungitura, più ricco e nutriente di quello di altri periodi dell’anno per l’abbondanza e la varietà delle piante che gli animali al pascolo possono mangiare in questo mese. Il nome è affine a quello della tradizione chiamata Rimilcemona, un antico termine anglosassone che sta a significare Month of Three Milkings, ovvero Mese delle tre mungiture (al giorno). Si tratta di un evento eccezionale reso possibile dalla fertilità primaverile.

Buddha Day

In altre parti del mondo, la Luna dei Fiori è conosciuta come Vesak o Buddha Day, la celebrazione più significativa per i buddisti di tutto il mondo. Nella prima Luna piena di maggio, i buddisti commemorano la nascita, l’illuminazione e la morte del Buddha. I praticanti devoti sono incoraggiati a rinnovare la loro intenzione di aderire ai sacri principi buddisti, così come ad astenersi da tutte le forme di uccisione e violenza. Le celebrazioni includono donazioni di beneficenza ai poveri e agli emarginati dalla società. Diffusa anche la pratica spettacolare di liberare migliaia di uccelli in gabbia come gesto simbolico di liberazione, sebbene questa tradizione sia illegale in paesi come Singapore, perché potrebbe causare danni agli ecosistemi locali.

I riti per la Luna piena di maggio

La Luna dei Fiori ha un significato che va ben oltre quello del semplice fenomeno astronomico: è un evento che regala bellezza, armonia ed energia. Un piccolo rituale da fare per attrarre queste forze è quello di un buon bagno rilassante, usando oli essenziali alla rosa, timo, sambuco, ma soprattutto alla menta, perché sono rigeneranti e apportano un ottimo aiuto alla mente. Maggio è anche un buon momento per curare il giardino e lasciare che i semi fioriscano, sia letteralmente che metaforicamente. L’invito è quello di coltivare passioni e desideri, incoraggiandoli a sbocciare per poi essere ricompensati con varie forme di abbondanza nella vita. La Luna piena di maggio accende, inoltre, una certa frenesia nella natura. Sia l’uomo che la donna l’avvertono ed è per questo che c’è più desiderio sessuale e l’amore s’intensifica. Non a caso questo, da secoli e in tutto il mondo, è il mese dei matrimoni.

Altri fenomeni celesti

Oltre alla sua bellezza intrinseca, la Luna Piena dei Fiori offrirà anche un bonus per gli appassionati di astronomia: apparirà vicino alla supergigante stella rossa Antares, nella costellazione dello Scorpione. E le stelle cadenti delle Eta Aquaridi potrebbero arrivare a fare da cornice allo spettacolo celeste. 

Silvia Gullino

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