Oggi, 9 maggio, si conclude il viaggio degli studenti liguri nelle regioni dell’antica Venezia Giulia, di Istria e Dalmazia dove, alla fine del secondo conflitto mondiale, fu organizzata la persecuzione degli italiani che da secoli si erano insediati in quelle zone: molti furono uccisi e gettati nelle profondità carsiche dette Foibe e decine di migliaia furono costretti a cercare rifugio nella patria di origine.
L’iniziativa è organizzata dal Consiglio regionale sulla base della legge regionale n. 29 del 24 dicembre 2004 “Attività della Regione Liguria per l’affermazione dei valori della memoria del martirio e dell’esodo dei Giuliani e Dalmati”.
Il viaggio è iniziato con la visita al Sacrario militare di Redipuglia, dove si svolsero sanguinosi combattimenti durante la Prima Guerra Mondiale e, successivamente, la delegazione ha raggiunto la Foiba di Basovizza, a Trieste, “Luogo di memoria” per le famiglie degli infoibati.
Nei giorni seguenti gli studenti sono stati accompagnati al museo “Campo profughi di Padriciano” e, a Pola, hanno incontrato gli studenti del liceo italiano Dante Alighieri e i rappresentanti della Comunità degli Italiani della città.
Due altri luoghi simbolo della persecuzione conosciuti dalla delegazione sono stati, a Pisino, l’orrido sul fiume Foiba e il Castello di Montecuccoli dove, nella primavera del 1945, molti italiani vennero “infoibati” o gettati dalla rupe del castello.
Hanno partecipato al viaggio 13 degli studenti liguri vincitori della 22° edizione del concorso regionale “Il sacrificio degli Italiani della Venezia Giulia e Dalmazia: mantenere la memoria, rispettare la verità, impegnarsi per garantire i diritti dei popoli”: (i nomi in allegato) accompagnati da 6 consiglieri regionali e 5 insegnanti.
Fanno parte della delegazione cinque rappresentanti liguri dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia.