Attualità - 24 aprile 2024, 14:22

In ricordo dei deportati dopo gli scioperi dell'1 marzo '44: a Spotorno e Bergeggi un nuovo monumento alla Memoria

Dal campo del Merello partivano i treni verso i lager: ora un'installazione ricorderà quelle atrocità. "Abbiamo il dovere di ricordare e combattere l’oblio della memoria e il revisionismo"

In ricordo dei deportati dopo gli scioperi dell'1 marzo '44: a Spotorno e Bergeggi un nuovo monumento alla Memoria

Era il 5 maggio 1945 quando gli Alleati varcarono i cancelli del campo di sterminio di Mauthausen, liberando quest'ultimo e i suoi 49 sottocampi dal controllo nazista, restituendo alla libertà i sopravvissuti dalle atrocità messe in campo dal regime.

Tra loro furono oltre 2mila gli operai e i combattenti della lotta partigiana savonesi che vi furono deportati nei giorni successivi agli scioperi dell'1 marzo del 1944, proclamato dal CLN Alta Italia per dare la "spallata finale" contro l'occupante nazifascista. Di questi, il 90% morì proprio nel campo austriaco, terminando a pochi chilometri da Linz il proprio viaggio verso la morte cominciato in località Merello, a Spotorno, come luogo di detenzione e di concentramento per essere trasferiti nei lager.

A ottant'anni dai rastrellamenti da parte dei fascisti della RSI, avvenuti nelle fabbriche e nelle proprie abitazioni di notte, e alla vigilia della Festa della Liberazione del 25 Aprile, proprio a levante del comune del Golfo dell'Isola, al confine con Bergeggi, è stata inaugurata stamani la targa commemorativa promossa dai due Comuni insieme ad Aned Savona-Imperia e col patrocinio delle rispettive sezioni ANPI.

Un'opera che, insieme a una porzione di binario che simboleggia i treni coi quali i detenuti venivano trasportati verso il Reich, è stata creata dall'artista e iscritto all'Aned di Savona Roberto Giannotti, proprio per simboleggiare il ricordo dei moltissimi che hanno combattuto la tirannide nazifascista e che, come ricordava Primo Levi, "non bisogna mai dimenticare i sommersi ed i salvati ed è necessario portare avanti la Memoria come scritto nel Giuramento di Mauthausen per la difesa della Pace e della giustizia sociale".

Il sito commemorativo è stato realizzato con il supporto della Rete Ferroviaria Italiana che ha messo a disposizione rotaie, traversine e massicciata, e riproduce appunto un breve tratto di linea ferroviaria presente all’epoca dei fatti a fianco del complesso detentivo.

Durante l'inaugurazione, alla quale hanno preso parte oltre alle autorità anche le organizzazioni sindacali e realtà industriali come Piaggio Aero Industries e Alstom Italy (queste due quali aziende all'epoca direttamente coinvolte dagli scioperi) insieme agli alunni della scuola secondaria di Spotorno, ai sindaci di tutto il golfo, è stato ricordato proprio il ruolo che la rete ferroviaria ebbe nella realizzazione della Soluzione Finale e nel trasferimento di prigionieri civili e militari: fu tramite i treni, infatti, che i lavoratori raccolti al Merello vennero deportati verso i campi di sterminio in Austria e Germania, dove venivano poi uccisi.

"Abbiamo il dovere, come sindaci e come cittadini, di impegnarci a fondo per preservare la memoria di quanto accaduto durante il regime nazifascista. Combattiamo l’oblio della memoria e il revisionismo con il ricordo ed il racconto di quegli atroci fatti e dei luoghi che ne sono stato teatro, e questo monumento ne è un esempio pratico, un simbolo tangibile della nostra dedizione collettiva a trasmettere le lezioni della storia alle future generazioni e a mantenere viva la coscienza di ciò che non deve mai essere dimenticato" hanno dichiarato i sindaci Mattia Fiorini e Marina Rebagliati.

Inoltre, prima dell'inaugurazione della targa, una classe della scuola secondaria ha partecipato all'installazione di uno striscione artistico, realizzato dai bambini della ludoteca Arbaxia, sulla Resistenza esposto poi sul balcone del municipio spotornese, arrichendo l'evento con letture della biografia del partigiano Carlo Griffo.

Mattia Pastorino

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