E' stata approvata nella giunta Russo di questa mattina la determinazione delle tariffe Tari da pagare nell'anno 2025. In linea con quanto stabilito da Arera, l'Autorità nazionale che regola energia e ambiente, la tariffa ha assorbito l'aumento dell'inflazione. Ne deriva un aumento medio tra utenze domestiche e utenze non domestiche dell'8%.
“L'incremento – spiega l'assessore al Bilancio Silvio Auxilia - non è dovuto al nuovo sistema di raccolta dei rifiuti che sta partendo proprio in queste settimane a Savona e neppure al cambio di gestore, ma al meccanismo di calcolo del Piano Economico Finanziario (Pef) del servizio imposto dall'Autorità di regolazione nazionale del settore che deve tener conto dell'aumento inflazionistico del biennio 2022-2024. E' una situazione, dunque, che accomuna tutte le amministrazioni a livello nazionale, così come evidenziato anche in sede Anci”.
L'assessore aggiunge che “il costo complessivo del servizio passa da 14,48 milioni del 2023 a 15,64 milioni del 2024, così come per gli altri comuni della provincia l'incremento è dovuto all'adeguamento al tasso di inflazione, particolarmente significativo nell'ultimo biennio. Ricordo anche che lo scorso anno il costo della Tari era rimasto sostanzialmente invariato”.