Attualità - 09 aprile 2024, 11:29

Laigueglia, intitolata all’appuntato Medaglia d’Oro Leandro Verì la stazione dei Carabinieri

Il sindaco Giorgio Manfredi: “I carabinieri entrati nel cuore della gente”

Laigueglia, intitolata all’appuntato Medaglia d’Oro Leandro Verì  la stazione dei Carabinieri

Foto servizio di Silvio Fasano

L’Arma è entrata nel cuore della gente con dei gesti eroici come quello del vicebrigadiere Salvo D’Acquisto, il generale Dalla Chiesa e l’appuntato Leandro Verì, ma anche con il silenzioso impegno quotidiano di tutti i militari dell’Arma a fianco delle persone delle nostre città. Intitoliamo la locale stazione alla memoria di un carabiniere che, come tanti altri forse, non ha avuto la notorietà di essere descritto nei libri di storia, ma che proprio per questo motivo va ricordato perché rappresenta tutti i carabinieri che ogni giorno con lealtà e orgoglio, si spendono per la difesa dei cittadini”.

Lo ha affermato il sindaco Giorgio Manfredi che, con l’Amministrazione Comunale di Laigueglia, ha partecipato alla cerimonia di intitolazione della caserma dei carabinieri di via Preve all’appuntato a Leandro Verì. Il 13 dicembre 1938 immolò la propria vita per fermare un uomo che, armato di fucile automatico e baionetta, aveva minacciato di morte una guardia giurata.

Erano presenti autorità civili e militari, tra loro anche i familiari del caduto, il comandante della Legione Carabinieri Liguria, generale di divisione, Maurizio Ferla, il comandante provinciale dell'Arma Vincenzo Barbanera, il capitano Alberto Nardone e il prefetto Carlo De Rogatis.

La caserma dei carabinieri, che un tempo ospitava le scuole medie del borgo, era stata aperta nel 1984. Il primo a comandare i carabinieri laiguegliesi fu Antonio Esposito quando il sindaco era Vincenzo Maglione. A comandare la compagnia dei carabinieri di Alassio fu il capitano Roberto Rinaldi, ora generale in pensione. 

La loro vicinanza alla gente, la loro incondizionata dedizione al dovere – ha sottolineato il sindaco Manfredi che ha ringraziato della partecipazione gli ufficiali dell’Arma, il prefetto e anche i bambini delle scuole laiguegliesi  – fa sì che ci venga spontaneo rivolgerci a loro con la massima sicurezza e fiducia”.

L’appuntato Leandro Verì nacque a San Vito Chietino (Chieti) il 10 novembre 1903 e morì a soli 35 anni il 13 dicembre 1938 a Laigueglia.

Dopo aver frequentato il corso di allievo carabiniere a piedi presso la scuola di Roma, fu assegnato alla Legione di Chieti. Nel dicembre 1926 passava a quella di Treviso e l'anno successivo a quella di Padova, dalla quale fu trasferito, nel maggio 1930, alla Legione di Roma. Destinato nel dicembre 1931 alla Legione di Genova, compagnia di Nervi, sei anni dopo ottenne la promozione ad appuntato e fu inviato alla Stazione di Alassio.

Il 13 dicembre 1938, mentre prestava servizio a Laigueglia, cadde nel corso di un conflitto a fuoco impegnato di notte contro un pericoloso criminale. Per tale operazione venne decorato della Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria, con decreto del 18 agosto 1939.

Questa la motivazione del conferimento dell’onorificenza:

Di notte, in unione con il proprio comandante di Stazione, durante le ricerche di uno sconosciuto che, armato di fucile da guerra e di baionetta, aveva minacciato nella vita una guardia giurata, venutosi a trovare isolato per esigenza del servizio stesso, avvistato il ricercato, non esitava ad inseguirlo e a intimargli il fermo. Ferito gravemente in più parti del corpo da un colpo di mitraglia, rispondeva al fuoco e continuava nell’inseguimento del ribelle, raggiungendolo, ingaggiando con lui violenta colluttazione, riuscendo anche a disarmarlo del fucile. A causa della perdita di forze, sfuggitogli il ribelle ne riprendeva l’inseguimento per lungo tratto e, malgrado l’incessante perdita di sangue lo faceva segno di altri colpi della sua pistola, lo raggiungeva ed impegnava nuova violenta colluttazione, finché esausto, cadeva con l’avversario che ancora in grado di reagire, tentava di colpirlo con la baionetta che aveva a portata di mano. Il sopraggiungere del superiore poneva fine alla lotta con l’uccisione del ribelle. Trasportato in luogo di cura, decedeva dopo cinque giorni di atroci sofferenze”. Laigueglia (Savona), 13 dicembre 1938

Il Colonnello Vincenzo Barbanera ha poi rivolto un saluto e un ringraziamento a tutti i presenti, ricordando le gesta del giovane e valoroso Leandro Verì “che sacrificò la propria vita nell’assolvimento del dovere, ovvero la missione per tutti i Carabinieri, quella di garantire l’ordine e la sicurezza pubblica fino alle più remote località della penisola, con le nostre Stazioni, fornendo rassicurazione sociale e vicinanza alle popolazioni, in tutti i contesti storici e sociali, come dimostrano i fulgidi esempi dell’Appuntato Verì o quello del V.Brig. Salvo d’Acquisto, che durante la seconda guerra mondiale consegnò la propria vita all’orda nazista ottenendo in cambio la liberazione di 22 ostaggi”.

Contestualmente è stata sottolineata l’attenzione dell’amministrazione comunale di Laigueglia che ha sempre dato risalto alla figura dell’eroe, cui peraltro ha dedicato una targa in corso G.B. Libero Badarò e che ha contribuito attivamente all’organizzazione dell’odierna cerimonia.

Redazione

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