Attualità - 04 aprile 2024, 07:47

Spotorno, sottopasso della Serra allagato a ogni forte pioggia: la soluzione dalla rigenerazione urbana dell'area

Il gruppo "Noi per Spotorno che Vorrei" sottolinea le criticità in una pec al sindaco Fiorini. Dal Comune l'attenzione non solo sull'area ai piedi della Sp8 ma anche sul sottopasso della Maremma e sul rio Canin

La situazione in cui si presentava il sottopasso nella giornata di Pasqua

La situazione in cui si presentava il sottopasso nella giornata di Pasqua

E' purtroppo ormai diventata una consuetudine, ad ogni pioggia più consistente del previsto, a Spotorno. Stiamo parlando dell'allagamento del sottopasso della Serra e dell'area a monte di esso, il cui ultimo episodio risale allo scorso fine settimana pasquale dopo che nell'ultimo mese il semaforo che sta a indicare la chiusura del tratto è diventato rosso ben più d'un paio di volte.

Un disagio che blocca di fatto la viabilità nella zona per chi arriva o intende immettersi lungo la Sp8, ma anche per coloro che vogliono raggiungere il complesso sportivo della località di ponente, dov'è presente il palazzetto del beach volley e il campo "Siccardi".

"L'orografia del sito davanti al sottopasso della circonvallazione è più basso delle zone attigue, costringendo l'acqua a riversarsi verso il vecchio scolmatore, che è presente subito dopo il sottopasso lato mare - sottolineano i consiglieri di minoranza Spiga e Pendola - Questo canale di scolo, ci è stato riferito da anziani del paese, era in funzione finché è stato pulito e mantenuto libero. Oggi il canale è pressoché sotto il fabbricato del condominio 'Le Rondini' e presumiamo, vedendo come si presenta, sia pieno per oltre la metà di materiale che il tempo ha sedimentato che di fatto impedisce il deflusso delle acque meteoriche".

Il gruppo consiliare "Noi per Spotorno che Vorrei" ha quindi inviato una pec al sindaco Fiorini non solo per spronare alle "opportune valutazioni di un intervento risolutivo" per ovviare a eventuali problemi alla circolazione. Un intervento per "evitare che qualora, trovando la strada chiusa, un mezzo pesante non riuscisse a girare attorno alla rotonda al 'Siaggia' resti bloccato e blocchi la viabilità per il centro del paese a causa di un allagamento, oramai prevedibile e non più sopportabile, anche in funzione del polo sportivo e del futuro del nuovo campo da calcio".

Il problema però come detto anche dalla stessa minoranza, è annoso. E a sottolinearlo è anche il sindaco Fiorini: "Risale a quando è stato edificato il complesso de 'Le Rondini' ed è stato 'tombato' il rio Siaggia - spiega - Ogni quattro anni viene eseguita una pulizia del canale molto complessa e costosa, circa 35mila euro solo per il tratto tra lo sbocco a mare e l'impianto sportivo, e la prossima non è molto distante".

Purtroppo questa soluzione non risolve ma attenua solamente il problema. Per tale motivo, in attesa di lavori all'area, dal 2020 è stato installato un sistema di monitoraggio dei livelli con semaforo attivato in automatico in caso di allagamenti, chiudendo così la strada per evitare che qualcuno rimanga impantanato nella pozza. 

Una soluzione più strutturale potrebbe arrivare in futuro: "La Provincia non si è mai 'interessata' in passato nel darci una mano ad attivare la chiusura, ultimamente siamo però riusciti insieme a individuare, nel sub ambito più piccolo della rigenerazione urbana della zona - continua il primo cittadino - alcune opere idrauliche (vasche e pompe, ndr) per arrivare poi anche a innalzare il livello dell'incrocio che nel corso degli anni si è abbassato".

Quella citata e diventata ormai la "pietra dello scandalo", non è però l'unica zona di Spotorno soggetta a eventi di questo tipo in concomitanza con le piogge più consistenti.

L'altro esempio è il sottopasso della Maremma, praticamente al livello del mare e quindi è soggetto anche all'azione delle mareggiate e dov'è stato allestito il medesimo sistema di allertamento automatico, ma vi è poi anche piazza Serrati.

Anche in quest'ultimo caso si tratta di una strada provinciale e le criticità sono duplici e necessitano di interventi strutturali che potrebbero comportare un'onere di spesa addirittura superiore al milione di euro.

"Su questo, tra l'anno scorso e i primi mesi del 2024 con l'Ufficio Tecnico abbiamo maturato idee poi condivise con la Regione - afferma il sindaco Fiorini - Ci sono due opzioni: una meno costosa e più immediata della quale attendiamo il preventivo a breve che eviterebbe l'allagamento della piazza; un'altra invece più costosa e di messa in opera meno imminente per evitare in via definitiva che si allaghi non solo la piazza ma anche il ponte sul rio Canin dall'incrocio con viale Europa vicino all'Opera Pia".

Mattia Pastorino

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