Mabel Riolfo potrebbe essere solo la prima di una lunga serie di transfughi dai banchi della Lega in Regione. L’ormai ex consigliera regionale è confluita nel Gruppo Misto dopo il turbolento divorzio con il partito che, senza tanti giri di parole, ne ha palesemente chiesto le dimissioni. Lei, per contro, non le ha mandate a dire sostenendo di essere stata utilizzata nell’ultimo periodo “solamente per fare numero” e respingendo al mittente le accuse di disinteresse dall’attività del suo stesso schieramento. Un'uscita che sembra avere preparato il terreno per altri due colpi di scena.
Le voci delle ultime ore danno anche Gianmarco Medusei, presidente del consiglio regionale, e Brunello Brunetto, il più votato del Carroccio in provincia di Savona, pronti a lasciare il partito di Matteo Salvini. Una sorta di fuga a due che, però, potrebbe essere rinviata al post elezioni europee. Sino al fine settimana dell’8 e 9 giugno, quindi, la Lega vorrebbe procedere unita anche a sostegno del candidato Francesco Bruzzone. Ma non è un segreto la crescente insoddisfazione interna al partito, dalle segreterie locali a quella nazionale. In molti, infatti, sarebbero propensi a un cambio al vertice con il tanto atteso cambio della guardia in favore di Luca Zaia, attuale governatore del Veneto.
La domanda, però, è d’obbligo: dove andranno Medusei e Brunetto dopo l’addio alla Lega? Per il primo sembra vicina l’ipotesi di un ingresso in Fratelli d’Italia, mentre per il secondo la strada maggiormente ipotizzata è quella che porta a Forza Italia. Soluzione che arriverebbe in scia a quanto già fatto dall’ex capogruppo della Lista Toti in consiglio regionale, Angelo Vaccarezza. Gli azzurri, così come stanno facendo con Mabel Riolfo, starebbero corteggiando anche Brunello Brunetto auspicando un suo ingresso in chiave regionali 2025.
Manovre che sono ulteriore dimostrazione di una pesante aria di cambiamento all’interno della Lega sia in chiave regionale che su scala nazionale.