Politica - 11 marzo 2024, 19:46

Finale, il Consiglio Comunale dice "ni" alla bretella: "Si alla Carcare-Predosa, no al tratto verso Albenga"

L'assise ha optato per un ordine del giorno in cui sostenere le iniziative relative al tratto di collegamento A6-A26 ma non su quello costiero: "Importante l'aspetto industriale"

Finale, il Consiglio Comunale dice "ni" alla bretella: "Si alla Carcare-Predosa, no al tratto verso Albenga"

Si alla bretella Carcare-Predosa, no al tratto costiero che porterebbe la nuova autostrada verso Albenga.

Anche il Consiglio Comunale di Finale, come già fatto da altre Amministrazioni sulla scorta dell'invito giunto da Palazzo Nervi a schierarsi circa quest'opera che collegherebbe il porto savonese con le grande aree industriali del Nord Italia sgravando alcune tratte autostradali in particolare su A6 e A26, si è espresso sull'opera di cui si parla ormai da anni.

Un sostegno quindi ad ogni azione utile alla realizzazione del tratto di collegamento tra Liguria e Piemonte, motivato dal sindaco Ugo Frascherelli come capace di "veicolare sulla bretella il traffico di Porto Vado" permettendo di "non intasare così la viabilità ordinaria trasferendovi quella pesante", al quale si è aggiunta la contrarietà dell'assise cittadina, a maggioranza, alla prosecuzione verso la piana ingauna o comunque oltre la Val Bormida, come nell'ipotesi fino ad Orco Feglino rispolverata mesi fa in Regione dal capogruppo della Lega Stefano Mai.

L'argomento, con l'ordine del giorno modificato durante la seduta proprio per sommare quest'ultimo punto a quanto inizialmente proposto, ha stuzzicato l'animo politico del Consiglio Comunale. Aspetto rimarcato in prima battuta dalla consigliere di "Per Finale" Tiziana Cileto: "E' una presa di posizione politica e pre elettorale in cui il Comune di Finale si schiera con la Regione: perché dobbiamo dare un atto di indirizzo su territori che non sono il nostro, e che mi risulta non siano totalmente favorevoli? E non si dica che è solo il collegamento è quello A6-A26: il tutto è pericoloso perché si continua a parlare comunque di una bretella minimo da Orco Feglino a Carcare. Per di più anche due consiglieri presenti ora in maggioranza Venerucci e De Sciora votarono, nel 2013, la contrarietà a questo progetto".

"Anche quando il collega e amico Riccardo Tomatis sottolinea l'importanza di questa opera nella tratta costiera ho sempre palesato la mia contrarietà e nell'atto inoltratoci dal presidente Olivieri non si parla affatto della prosecuzione oltre Carcare - ha replicato il primo cittadino finalese - Inoltre nei territori della prima tratta non vi è una contrarietà tale all'opera come quella dei comuni costieri, dove questa avrebbe carattere prettamente più turistico, tema che a mio avviso andrebbe sviluppato in altra maniera (raddoppio ferroviario ad esempio, ndr). La ragione è politica perché sullo smaltire il traffico del porto di Vado su A6 e A26 siamo d'accordo, non è una questione di sindrome di Nimby".

Da qui l'inserimento, proposto dal consigliere Paolo Folco de "Le Persone al Centro", della distinzione tra le due tratte nell'ordine del giorno: "La Carcare-Predosa ha sicuramente maggior carattere industriale ed è importante per la logistica e l'occupazione nel savonese; quindi l'indirizzo politico potrebbe essere quello di fare una piccola pressione alla Regione per proseguire nell'impegno preso dalla Regione Piemonte che avrebbe già finanziato un tratto da Acqui a Predosa - ha detto - Sul resto condivido le perplessità della consigliere Cileto, bisogna fare in modo non diventi un viatico a ciò per cui penso siamo tutti contrari: non si tratta di difendere il proprio territorio e sminuire quello di altri, per noi è fondamentale l'aspetto turistico, per Savona e il retroporto più quello industriale".

Ed è stata proprio questa la soluzione che ha trovato favorevole la maggior parte del parlamentino cittadino col voto contrario della sola consigliere Cileto e l'appoggio di maggioranza e del consigliere Folco.

Mattia Pastorino

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