“Le piogge intense dell’ultimo fine settimana, insistendo su un territorio già saturo per le piogge dei giorni precedenti, hanno provocato frane diffuse sulla regione da Levante a Ponente: in alcuni casi si è trattato dell’attivazione di frane già note, come ad esempio nel caso di Capo Noli lungo la s.s. Aurelia, in altri di frane superficiali di nuova attivazione. In tutti i casi i disagi e i danni sono stati consistenti” . Lo afferma Guido Paliaga, geologo e presidente Società Italiana Geologia Ambientale sez. Liguria.
“È indispensabile agire in prevenzione per mitigare questo tipo di eventi indotti dalle piogge intense mediante il monitoraggio – prosegue Paliaga -, ovvero la conoscenza del territorio e dei suoi cambiamenti nel tempo, e operando la manutenzione del territorio”.
“Per comprendere quali sono i punti più critici, al di là di quelli noti, si possono impiegare gli strumenti messi a disposizione delle tecniche più moderne di remote sensing, alla loro interpretazione, a quella dei processi attivi sul territorio e al riconoscimento dei segnali precursori di un possibile dissesto: queste attività, di competenza dei geologi, possono essere usate per realizzare una scala di interventi di manutenzione ordinaria finalizzata a prevenire i dissesti.
La conoscenza è il primo elemento per poter stilare una scala di priorità di interventi di prevenzione e mitigazione da effettuare in maniera puntuale e diffusa”, conclude Paliaga.